A Pranzo di Tenno la Festa dei Maroni scalda il cuore della comunità

Profumo di caldarroste, sorrisi condivisi e il piacere di ritrovarsi. Anche quest’anno la Festa dei Maroni ha animato Pranzo di Tenno, confermandosi come uno degli appuntamenti più amati e partecipati dell’autunno altogardesano. Un evento che va oltre il semplice momento conviviale: è un rito di comunità, un modo per celebrare la stagione, la terra e soprattutto le persone che la rendono viva.
Organizzata con passione dal Comitato Valorizzazione Pranzo, la giornata ha visto una grande partecipazione di pubblico, attratto dal richiamo inconfondibile delle castagne e da un’atmosfera genuina, fatta di amicizia, impegno e tradizione. Tra stand, sorrisi e profumi d’autunno, la Festa dei Maroni si è confermata un simbolo del territorio tennese e della sua capacità di unire generazioni diverse attorno a gesti semplici e autentici.
Le parole della vicesindaca
«Una giornata ricca di profumi, sorrisi e tanta voglia di stare insieme, resa possibile grazie all’impegno del Comitato Valorizzazione Pranzo – ha sottolineato la vicesindaca di Tenno, Ilaria Bagozzi –. La Festa dei Maroni, giunta alla sua 44ª edizione, è ormai un appuntamento fisso del calendario tennese: un vero momento di Comunità, dove il gusto e la tradizione fanno da padroni».
Bagozzi ha voluto poi ringraziare quanti hanno contribuito alla riuscita della manifestazione, ricordando l’importanza della partecipazione collettiva: «Bello ritrovare i produttori locali e le associazioni – Ginnastica Artistica Tenno, Rugby Alto Garda e Gruppo Tamburi Dro – che hanno animato la giornata con energia, musica e passione».
Il sapore della tradizione
Tra i banchi e le vie del paese, il profumo delle caldarroste ha fatto da filo conduttore a una giornata che celebra non solo il gusto, ma anche la memoria dei nonni, le storie di chi ha fatto della castagna un simbolo di vita semplice e condivisa. La castagna, regina d’autunno, è stata la protagonista assoluta: gustata in mille varianti, ha unito grandi e piccoli in un momento che profuma di infanzia e racconti di un tempo.
La Festa dei Maroni è così diventata un’occasione per rinsaldare il legame tra passato e presente, tra chi custodisce la tradizione e chi la rinnova con entusiasmo e spirito di partecipazione.
La forza dei volontari
Ancora una volta, i volontari del tennese hanno dimostrato quanto la collaborazione e la passione possano trasformare un evento in un’esperienza di comunità. Il loro impegno, discreto ma costante, è il vero segreto di una festa che ogni anno riesce a stupire e coinvolgere. Dietro ogni caldarrosta servita e ogni sorriso offerto c’è l’amore per il proprio paese e per un modo di stare insieme che appartiene profondamente alla cultura trentina.
Un patrimonio da custodire
In tempi in cui tutto corre veloce, la Festa dei Maroni invita a rallentare, a riscoprire il valore delle relazioni autentiche e il piacere di condividere spazi, sapori e ricordi. È in momenti come questi che una comunità si riconosce, si rafforza e rinnova la promessa di custodire il proprio patrimonio umano e culturale. (n.f.)
















