Duemila studenti in marcia per la pace a Riva del Garda

Redazione13/10/20258min
marcia 15

 

Oltre duemila studenti delle Scuole superiori di Riva del Garda e Arco hanno partecipato lunedì 13 ottobre alla marcia «Il coraggio della pace», organizzata dal Comune insieme agli istituti scolastici del territorio. Presenti anche i più piccoli del Creativity Garden dell’Alto Garda e Ledro, per un totale di 112 classi.
Il corteo, partito dall’oratorio di Riva del Garda, ha attraversato il centro cittadino fino a piazza della Costituzione, dove si è svolto il momento conclusivo con interventi, letture e riflessioni sul valore della pace. Tra i partecipanti anche il sindaco Alessio Zanoni, la vicesindaca Barbara Angelini, la consigliera Francesca Mercadante, l’ex sindaca Cristina Santi, il parroco don Dario Silvello e il presidente dell’Anpi Alto Garda Gianantonio Pfleger. Ospite speciale John Mpaliza, attivista congolese noto come “peacewalking man”.
Durante le settimane precedenti le scuole avevano lavorato al tema con incontri e laboratori. Gli studenti hanno realizzato striscioni, poesie e riflessioni, sventolando durante la marcia le bandiere dei Paesi colpiti dalla guerra. Il corteo, accompagnato dallo slogan «La scuola ripudia la guerra», ha colorato di simboli e voci le vie di Riva.

 

 

«La scuola costruisce ponti e dialogo»
Dal palco di piazza della Costituzione, il sindaco Zanoni ha ricordato che «oggi ci vuole davvero coraggio per parlare di pace», perché «parlare di pace significa schierarsi con chi soffre, non con i potenti». Ha poi aggiunto: «La scuola è il luogo dove si costruisce il domani, perché insegna il dialogo e l’umanità. Oggi è più facile fare la guerra che costruire la pace, ma la scuola può essere un ponte tra le persone».
Zanoni ha citato anche l’articolo 11 della Costituzione e le parole di Robert Schuman, «che sognava un’Europa unita per la pace». Rivolgendosi ai giovani, ha concluso: «Voi siete la generazione che può rimettere in moto la storia, se avrete il coraggio di credere nella pace».

«Sporcatevi le mani per la pace»
Il parroco don Dario Silvello ha definito la giornata «una straordinaria ora di educazione civica fatta dai ragazzi». Citando don Lorenzo Milani, ha esortato: «Oggi vi siete sporcati le suole, ma dovete anche sporcarvi le mani. Solo così si costruisce davvero la pace». E ha aggiunto: «Non lasciatevi rubare la pace».

 

 

«Fatevi sentire, potete cambiare il mondo»
L’attivista John Mpaliza ha raccontato la propria storia, segnata dalla guerra in Congo, e la scelta di dedicarsi alla cultura della pace. «Non abbiate paura di dire quello che pensate – ha detto –. Oggi avete dimostrato che i giovani possono cambiare il mondo, ma servono azioni concrete, da subito. Vogliamo costruire la pace e dire no alle armi».

La piazza ha poi osservato un minuto di silenzio per le vittime dei conflitti. Mpaliza ha invitato i ragazzi al dialogo: «Dite con rispetto “non sono d’accordo”, ma parlate, confrontatevi. Solo chi dialoga vuole la pace».

«Ripudiare la guerra è un impegno concreto»
A chiudere la mattinata, la vicesindaca Barbara Angelini, che ha ricordato la forza dell’articolo 11 della Costituzione: «Non dice “rinuncia” o “condanna”, ma “ripudia”: è un atto radicale, politico e civile. Significa scegliere ogni giorno di vivere in pace tra i popoli».
Angelini ha anche richiamato la memoria dei Martiri del 28 giugno 1944, giovani rivani che si opposero al fascismo: «Quei ragazzi furono di esempio per la comunità, come lo siete voi oggi. Avete risvegliato le nostre coscienze: la pace è una scelta di coraggio e voi avete dimostrato di averla fatta».
Con la marcia, ha concluso, «abbiamo ridato colore ai murales della pace che decorano la piazza. Oggi abbiamo camminato per la pace, da domani possiamo camminare con la pace, insieme, passo dopo passo».