Al via i lavori all’Ospedale di Arco, ma alcuni alberi sono stati salvati dal Comune

Redazione08/10/20255min
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Anche nei momenti di trasformazione urbanistica, Arco non dimentica la propria vocazione al verde.
Tra i lavori nell’area ovest dell’ospedale, che prevedono la demolizione del padiglione A e la costruzione di un nuovo corpo accessorio, è previsto anche l’abbattimento di sei alberi nella zona nord-ovest del complesso sanitario.
Ma uno di questi, un Liquidambar di notevole valore botanico, avrà un destino diverso: sarà salvato e trapiantato nel vicino Parco Nelson Mandela, alle Braile, dove andrà ad arricchire il patrimonio arboreo cittadino.

 


 

 

La decisione: “Ridurre l’impatto, preservare la bellezza”

L’intervento nasce da un dialogo tra il Comune di Arco e l’Azienda provinciale per i Servizi sanitari di Trento (APSS), che gestisce i lavori.
Dopo sopralluoghi e valutazioni tecniche, si è convenuto di adottare una soluzione in grado di ridurre al minimo l’impatto ambientale del cantiere: alcuni alberi saranno abbattuti per necessità operative (le motoseghe entreranno in azione giovedì 9 ottobre), ma altri potranno essere salvati mediante trapianto.

Fra questi, spicca un esemplare di Liquidambar styraciflua, pianta di origine americana nota per le sue splendide colorazioni autunnali e per la forma elegante.
Si tratta di un albero di pregio per età, dimensioni e stato di salute, che — come sottolinea la relazione tecnica — potrà essere trasferito e ripiantato con buone probabilità di attecchimento.

La collaborazione tra enti e la donazione dell’albero

Con una nota ufficiale datata 3 ottobre 2025, il dipartimento provinciale competente ha espresso parere favorevole alla donazione dell’albero al Comune di Arco, riconoscendo il valore simbolico e ambientale dell’operazione.
L’amministrazione comunale, da parte sua, si farà carico delle operazioni di zollatura, estirpazione e ripiantumazione dell’esemplare.

Per l’esecuzione dei lavori, l’incarico – come si legge nella determinazione firmata dal dirigente Carmelo Capizzi – è stato affidato alla cooperativa Arco Pegaso, realtà locale con esperienza nella gestione del verde urbano, per un importo complessivo di 2.440 euro IVA inclusa.
L’intervento dovrà essere realizzato entro dieci giorni lavorativi dalla comunicazione del tecnico comunale incaricato, condizioni meteorologiche permettendo.

Arco, città del verde e della cura del paesaggio

La scelta del Comune si inserisce in una lunga tradizione di attenzione al verde pubblico che caratterizza la città di Arco fin dall’Ottocento, quando la località divenne stazione climatica e centro europeo della botanica e della salute.
Già con l’Arciduca Alberto d’Asburgo, l’Arboreto creato accanto alla sua villa — oggi parco storico e parte del patrimonio del Muse — trasformò Arco in un giardino mediterraneo ai piedi delle Alpi, dove convivevano specie esotiche e piante autoctone.

Ancora oggi, questa identità “verde” continua a ispirare le politiche comunali: dal Piano del verde urbano alle iniziative di educazione ambientale e riforestazione urbana, fino a interventi come quello attuale, che conciliano innovazione edilizia e tutela ambientale.

Un gesto simbolico che guarda al futuro

Il trapianto del Liquidambar, pur di modesta entità economica, assume un valore simbolico rilevante per la comunità: è il segno di una città che cresce senza dimenticare la propria anima verde.
L’amministrazione comunale ha espresso la volontà di trasformare l’intervento in un momento di sensibilizzazione pubblica, invitando la cittadinanza a riflettere sul ruolo degli alberi come parte integrante del paesaggio urbano e della qualità della vita.

Con il suo fogliare rosso-oro, il Liquidambar del vecchio ospedale continuerà così a vivere — e a colorare — uno degli spazi verdi più frequentati della città, il Parco Nelson Mandela, simbolo di incontro e socialità per famiglie, giovani e turisti.

(n.f.)