Riva del Garda, duemila studenti in marcia per la pace

Lunedì 13 ottobre, il giorno successivo alla tradizionale Marcia Perugia–Assisi, anche Riva del Garda si mobilita per la pace. Il Comune, insieme agli istituti superiori del territorio, ha organizzato una marcia dal titolo «Il coraggio della pace», un momento di partecipazione collettiva e di riflessione dove i giovani saranno protagonisti. Un corteo colorato e vivace che attraverserà le vie del centro cittadino per ribadire, con forza e semplicità, che la pace non è un concetto astratto ma una responsabilità quotidiana che appartiene a tutti. Con questa giornata Riva del Garda rinnova il suo impegno a promuovere una cultura di pace e di dialogo, mettendo al centro i giovani, custodi del futuro e portatori di speranza.
Il ritrovo è al campo sportivo dell’oratorio in viale dei Tigli alle ore 8.45, la partenza della marcia sarà intorno alle 9. Il percorso condurrà il corteo fino a piazza della Costituzione, dove l’arrivo è atteso tra le 10.30 e le 11. Ad accogliere i partecipanti ci sarà il sindaco Alessio Zanoni, il cui intervento sarà seguito da momenti di testimonianza, con la partecipazione straordinaria di John Mpaliza, attivista di origine congolese, peacewalking man e promotore della Marcia dei bruchi, iniziativa di pace che dal 2020 coinvolge centinaia di scuole e migliaia di studenti, ogni anno di una regione diversa.
Protagonisti della Marcia della pace di Riva del Garda saranno gli studenti degli istituti superiori: l’Alberghiero, il Floriani, il liceo Maffei, ma anche il Gardascuola, l’Enaip e l’Upt di Arco, con la partecipazione, si stima, di circa 2000 studenti e di decine di docenti. Le scuole si stanno preparando alla marcia riflettendo sul significato della parola “pace”, anche in forma creativa con scritti, disegni, canzoni, contributi che saranno condivisi al termine della marcia. Insieme alle voci dei ragazzi sfileranno anche bandiere dei popoli e dei Paesi oggi colpiti dai conflitti, simbolo di solidarietà e di vicinanza. La marcia sarà volutamente animata e sonora, perché la pace non può restare silenziosa: deve farsi sentire.