Il mondo della cultura saluta il dirigente Franco Marzatico

Il mondo della cultura trentina ha salutato il dirigente generale Franco Marzatico che giovedì 27 agosto ha concluso il suo percorso professionale alla guida della cultura trentina, aprendo una nuova fase della sua vita. Si chiude un capitolo lungo e prolifico dedicato alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale locale, un percorso professionale che ha saputo unire l’approfondita ricerca scientifica a una visione manageriale moderna e innovativa e al coraggio di accettare sfide sempre nuove guardando alla cultura come un bene comune da salvaguardare e promuovere.
Al momento di saluto, organizzato presso l’Umst soprintendenza, accanto ai tanti dipendenti e dirigenti provinciali c’era anche l’assessore all’istruzione, cultura, per i giovani e per le pari opportunità Francesca Gerosa, che ha rivolto parole di apprezzamento e stima.
“Ho avuto il privilegio di lavorare con voi in tanti ruoli e contesti diversi ha detto Marzatico – e spero davvero di aver seminato qualcosa che rimanga. Per me la cultura, senza umanità, non esiste. In questi anni ho trovato in voi non solo professionalità, ma anche sostegno, fiducia, capacità di condivisione: qualità che hanno reso questo cammino meno faticoso e molto più ricco. Mi porto dentro la consapevolezza che non si è lavorato per interessi personali, ma per un bene pubblico che va oltre ciascuno di noi”.
Formatosi come archeologo, Franco Marzatico ha iniziato il suo percorso in Provincia autonoma di Trento nel 1989, dopo importanti esperienze di scavo e di attività di ricerca con innumerevoli campagne sul territorio, non solo di ambito nazionale. Quest’attività da libero professionista, ha gettato le basi per la carriera nel campo della cultura trentina che ben presto lo ha portato a dirigere il Castello del Buonconsiglio per quasi vent’anni, dal 1995 al 2014, ruolo che è tornato a ricoprire anche dal 1° aprile del 2025. Sotto la sua guida, il complesso monumentale si è trasformato in una realtà museale dinamica, capace di attrarre un numero sempre crescente di visitatori e di affermarsi come polo culturale di eccellenza extra provinciale. Il suo stile professionale ha saputo coniugare la tutela e la conservazione con la divulgazione, portando a Trento mostre di risonanza internazionale come “Ori delle Alpi” e “Egitto mai visto”, che hanno messo in dialogo il patrimonio trentino con collezioni da tutto il mondo. Nel 2014 ha assunto l’incarico di dirigente per la valorizzazione del patrimonio culturale diffuso, diventando successivamente, nel 2015, soprintendente per i Beni culturali, quindi nel 2023 dirigente generale dell’Unità di missione strategica soprintendenza per i beni e le attività culturali, guidando il settore della tutela e della salvaguardia in unione con quello delle attività culturali.
La sua attività dirigenziale è sempre stata accompagnata da importanti riconoscimenti e premi e, soprattutto, da partecipazioni a comitati scientifici, consigli di amministrazione, organi di rappresentanza di molte istituzioni nazionali, a dimostrazione di come la sua professionalità e la sua competenza fossero apprezzate da tanti colleghi del mondo culturale.