“Lavori in corso” a Riva del Garda, primi passi della giunta Zanoni

“Affondare le mani nell’amministrazione di una città come Riva non è banale, ancora meno è farlo in estate”. Con queste parole il Partito Democratico di Riva del Garda – principale forza politica che guida la nuova giunta Zanoni dal 18 maggio scorso – ha tracciato un primo bilancio dell’attività amministrativa, a poco più di due mesi dall’insediamento.
Il comunicato, diffuso il 13 agosto, ha il tono di un messaggio alla cittadinanza: un aggiornamento sui primi risultati raggiunti e sui progetti che stanno prendendo forma, ma anche un richiamo alle difficoltà ereditate da un’amministrazione che, secondo i Dem, negli ultimi anni si era “paralizzata”.
Una macchina da rimettere in carreggiata
Il PD rivano ricorda come i mesi precedenti al voto siano stati segnati da un blocco dell’attività amministrativa e da cinque anni “problematici”. «Non abbiamo mai detto di avere la bacchetta magica – scrive il partito – ma il nostro impegno è quello di rimettere in carreggiata una macchina che ci pareva completamente fuori strada».
Da qui l’impegno della giunta guidata da Alessio Zanoni, che dal 3 giugno – giorno di inizio effettivo del mandato – si è trovata ad affrontare “urgenze ed emergenze”, gettando al tempo stesso le basi per i lavori dei prossimi mesi.
I primi risultati
Settantanta giorni di attività non sono molti per giudicare, ma il PD rivendica già alcuni risultati concreti. “Tutta la giunta sta portando risultati – sottolinea il comunicato – e abbiamo deciso di rendere partecipi i cittadini dei progetti su cui si sta lavorando”.
Il primo esempio citato è quello di Palazzo Lutti Salvadori, edificio storico di Riva del Garda a lungo al centro di attese e dibattiti. «Finalmente ha l’agibilità – annunciano i Dem –. Si lavora per una sua apertura nella parte già restaurata, e il finanziamento per l’ultimo lotto è pronto per la prossima variazione di bilancio».
L’obiettivo dichiarato è restituire alla città un luogo identitario, rendendolo fruibile non solo come bene culturale, ma anche come spazio di aggregazione. «Restituire i nostri luoghi storici – afferma il PD – significa arricchire l’offerta di conoscenza e offrire nuove opportunità di incontro e di condivisione».
Sguardo al futuro
Se le “partite più grosse” restano ancora in lavorazione, la giunta assicura che l’impegno è totale e collegiale. L’idea è quella di costruire un rapporto più diretto con la cittadinanza, aggiornando periodicamente su progetti e cantieri aperti.
Il messaggio che emerge dal comunicato è chiaro: la stagione amministrativa è appena iniziata e il cantiere è aperto. Con Palazzo Lutti Salvadori come simbolo di una volontà di “restituire” e “riattivare”, la giunta Zanoni sembra voler imprimere un segnale di discontinuità rispetto al passato, puntando su trasparenza, concretezza e valorizzazione del patrimonio locale.
(n.f.)