Torbole: a 37 giorni dalla caduta è morta Anna Maria Donadel

Una vita spezzata da un drammatico incidente e 37 giorni di lotta silenziosa in un letto d’ospedale. Anna Maria Donadel, 78 anni, si è spenta venerdì scorso alle ore 16 al Santa Chiara di Trento, a causa di complicazioni sopraggiunte dopo una caduta avvenuta il 3 luglio lungo l’argine del Sarca. Lunedì 11 agosto l’addio nella parrocchiale di Torbole gremita di amici, ex colleghi, conoscenti, molti giunti anche dalla Valle di Fiemme e da Tesero, dove aveva insegnato e dove il marito Gianni era stato dirigente dell’Istituto Alberghiero.
L’incidente del 3 luglio
La dinamica è stata ricostruita anche grazie alla testimonianza raccolta da Aldo “Tajom” Tavernini e pubblicata sulla sua seguitissima pagina “Amo Torbole”.
Erano le 8.30 del mattino quando Anna Maria stava passeggiando con il proprio cane, un animale di media taglia, sulla sponda sinistra del Sarca, tra il ponte ciclabile della foce e il ponte stradale. Lì avrebbe incrociato due turisti tedeschi con il loro cane libero, probabilmente un pastore tedesco. L’animale avrebbe attaccato il cane della signora Donadel; nel tentativo di divincolarsi, il suo compagno a quattro zampe l’avrebbe involontariamente fatta cadere dall’argine, precipitando per quasi tre metri su via Sarca Vecchio.
La caduta è stata violenta: Anna Maria ha battuto la testa ed è rimasta immediatamente paralizzata.
I soccorsi e la fuga dei turisti
A correre in aiuto è stato Paolo Bongiovanni, residente in zona, che conosceva i due turisti dalla sera precedente, quando li aveva richiamati perché portavano il cane senza guinzaglio. «Sono venuti da me gridando “Hilfe, Hilfe!”» ha raccontato. «Ho chiamato subito i soccorsi. Lei era cosciente, ma non muoveva le braccia. Ho liberato la mano dal guinzaglio e l’ho tranquillizzata fino all’arrivo dell’ambulanza e dell’elicottero».
I due turisti, una donna over 65 con capelli rosso bordeaux e un uomo sulla settantina, alti circa 1,80 m, originari di Rottweil (Baden Württemberg), sono poi spariti senza attendere notizie né rilasciare dichiarazioni. Al momento non risulta sia stata sporta denuncia, anche per volontà della stessa Anna Maria, che nei momenti di lucidità aveva espresso il desiderio di non aggravare la vicenda con procedimenti legali.
L’agonia e l’addio
Trasportata al Santa Chiara di Trento in condizioni gravissime, Anna Maria è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Per settimane è rimasta cosciente ma paralizzata, fino all’aggravarsi delle complicazioni che ne hanno causato la morte. La tragedia si abbatte così nuovamente sulla famiglia Gadotti-Donadel, già segnata da un dramma: il 6 maggio 2019 la coppia aveva perso il figlio Francesco, 40 anni, a seguito di un investimento avvenuto a San Tomaso di Riva un anno e mezzo prima.