Inchiesta Romeo: Fravezzi torna libero, revocato anche l’obbligo di firma

A distanza di un mese dalla fine degli arresti domiciliari per Vittorio Fravezzi, ex senatore ed ex sindaco di Dro, arriva un nuovo allentamento delle misure cautelari: da martedì 5 agosto non è più obbligato a presentarsi tre volte alla settimana presso la Polizia giudiziaria. L’unica misura ancora in vigore riguarda il divieto di intrattenere rapporti professionali con le amministrazioni comunali di Dro, Arco e Riva del Garda.
La decisione è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari Marco Tamburrino, che ha accolto la richiesta dei difensori di Fravezzi, gli avvocati Alessandro Meregalli e Nicola Degaudenz, ritenendo che non vi siano più le condizioni per mantenere l’obbligo di firma. Il parere della Procura era contrario, ma il Giudice ha ritenuto sufficiente la misura interdittiva per evitare il rischio di reiterazione dei reati contestati.
Il contesto: l’inchiesta “Romeo”
Fravezzi è coinvolto nell’inchiesta “Romeo”, che riguarda presunti intrecci tra politica e affari pubblici. L’indagine, avviata a dicembre 2024, lo aveva portato agli arresti domiciliari già in una prima fase. In seguito, la misura era stata sostituita con l’obbligo di dimora, a sua volta accompagnato dal divieto di intrattenere rapporti con enti pubblici.
Ma ad aprile 2025 un nuovo episodio ha riportato Fravezzi ai domiciliari: secondo la Procura sarebbe entrato nella Residenza Molino di Dro, struttura pubblica di cui all’epoca era ancora presidente, violando la misura interdittiva. Da lì la decisione del Giudice di ripristinare la detenzione domiciliare.
Dimissioni decisive per la libertà
Per uscire da questa situazione, Fravezzi aveva rinunciato a ogni incarico pubblico, dimettendosi sia dalla presidenza della Residenza Molino sia dal consiglio di amministrazione. Una scelta che ha avuto un peso nella valutazione del tribunale del Riesame, che lo scorso 8 luglio aveva sostituito i domiciliari con il solo obbligo di presentazione ai carabinieri, confermando però l’interdizione dai rapporti con gli enti pubblici locali.
Ora anche l’obbligo di firma viene meno e Fravezzi torna, quasi, completamente libero. Resta solo una misura: il divieto di rapporti professionali con le amministrazioni comunali di Dro, Arco e Riva, limitazione territoriale che lo esclude di fatto da qualsiasi attività lavorativa o imprenditoriale legata al pubblico in quei tre Comuni.
La posizione dei legali
«La revoca dell’obbligo di presentazione – dichiarano i legali di Fravezzi – rappresenta un passo logico verso il riconoscimento della sua estraneità ai fatti contestati. Ora affrontiamo il processo con serenità e fiducia».