Massaggi e sesso a pagamento: chiusi due centri a Riva del Garda

Redazione26/07/20253min
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Due centri massaggi di Riva del Garda sono finiti al centro di un’indagine condotta dai Carabinieri su mandato della Procura di Rovereto. Gli investigatori hanno scoperto che dietro all’apparente attività di benessere e relax si celerebbe una rete di prestazioni sessuali a pagamento, mascherate da trattamenti “personalizzati” offerti ai clienti.
L’ultimo intervento delle Forze dell’Ordine è scattato nei giorni scorsi in via San Nazzaro dove è stato posto sotto sequestro preventivo un centro estetico, apparentemente uno come tanti. Tuttavia, secondo quanto emerso dalle prime verifiche, il locale avrebbe promosso online servizi “su misura” tramite annunci e pagine social, utilizzando un linguaggio ammiccante e allusivo. Le pubblicità puntavano esplicitamente su massaggi effettuati da “esperte orientali” capaci di “donare piacere a corpo e mente”, con un numero di contatto sempre attivo.
Nonostante la veste formale dell’attività, le modalità di promozione e gli orari prolungati fino a tarda notte hanno insospettito sia i residenti che gli investigatori, i quali hanno poi avviato accertamenti più approfonditi. Le attività investigative hanno condotto al provvedimento di sequestro con tanto di sigilli posti sull’ingresso.

 

 

Ma non si tratta di un caso isolato. Già alcune settimane fa un altro centro benessere situato in viale Trento, anch’esso gestito da personale di origine cinese, era stato posto sotto sequestro preventivo per motivi analoghi. Anche in quella struttura era stato notato un insolito via vai di uomini ad ogni ora del giorno, fatto che aveva attirato l’attenzione del vicinato e facilitato l’avvio delle indagini.
Al momento i Carabinieri e la Procura mantengono il massimo riserbo sugli sviluppi, ma le verifiche sono ancora in corso per fare piena luce su eventuali responsabilità penali e sul coinvolgimento delle persone che gestivano i due centri.
Nel frattempo, cresce la preoccupazione in città per un fenomeno che, sotto l’apparente facciata del relax e del benessere, rischia di nascondere dinamiche ben più gravi.