Sardelada a Riva del Garda: da 26 anni tradizione e gusto al Parco Brolio

Fabio Galas20/07/20255min
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Un sabato sera all’insegna della tradizione e del sapore autentico del Garda ha animato il Parco del Brolio di Riva il 19 luglio scorso. È andata in scena la 26ª Sardelada, la classica distribuzione gastronomica organizzata dall’associazione Amici della Tirlindana, con la regia del presidente Albano Candolfo e l’impegno instancabile di ben 36 volontari.

Il piatto forte – come da consolidata tradizione – è stato il tris di “sardele” del Garda, servite alla griglia, fritte e in “sisam”, la marinatura agrodolce tipica della cultura peschereccia locale, utilizzata un tempo per la conservazione invernale. Il tutto accompagnato da polenta fumante e vino bianco chardonnay, con possibilità di scegliere anche acqua, birra o bibite.

Quest’anno sono state distribuite 750 porzioni, accolte con entusiasmo da una lunga fila di locali e turisti che hanno atteso con pazienza sotto l’ombra dei platani e accarezzati dall’Òra del Garda.

 

 

Pesca sostenibile e valorizzazione del territorio
In preparazione dell’evento, i volontari hanno pescato 400 chili di sardele nelle acque del lago in un arco di tre mesi, rigorosamente con la canna, nel rispetto delle tradizioni e dell’ambiente. I pesci sono stati puliti, abbattuti e congelati per garantirne la freschezza fino al giorno della festa.
Presente alla serata anche il sindaco Alessio Zanoni, accompagnato dalla vicesindaca Barbara Angelini, in rappresentanza del Comune che da anni sostiene l’iniziativa, affiancato dal contributo della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto.

Oltre il gusto: una missione lunga 26 anni
Nata nel 1997, l’associazione Amici della Tirlindana non si occupa solo di eventi gastronomici. Da oltre un quarto di secolo porta avanti un impegno concreto per la tutela della fauna ittica del lago di Garda, il ripristino degli habitat naturali e la valorizzazione delle tradizioni locali. Ogni manifestazione è anche un’occasione per rafforzare il legame tra chi vive il lago e chi lo visita, creando una comunità consapevole e attiva nella sua salvaguardia.