Bolognano celebra Sant’Antonio: preghiera e memoria attorno al Capitello di Gambor

Nel tardo pomeriggio di venerdì 13 giugno, giorno in cui si celebra Sant’Antonio da Padova, la comunità di Bolognano si è ritrovata per un momento di raccoglimento e preghiera, in occasione dell’Anno Giubilare. L’evento, sentito e partecipato, ha visto la presenza di numerosi fedeli che si sono stretti attorno all’ex parroco don Franco Torresani, in un’iniziativa che ha voluto essere non solo un atto di devozione, ma anche un’opportunità per ritrovare serenità interiore e rinsaldare i legami tra le famiglie del territorio.
La cerimonia si è svolta in un contesto particolarmente caro alla memoria collettiva: il Capitello dedicato a Sant’Antonio situato in località Gambor a Bolognano d’Arco. Questo piccolo ma significativo monumento votivo, eretto nel lontano 1906, rappresenta un simbolo di fede popolare profondamente radicato nella cultura religiosa dell’Alto Garda. Il Capitello è uno dei tanti sparsi nella zona e dedicati al Santo di Padova, da secoli venerato come protettore delle cose perdute e figura di riferimento per chi cerca conforto spirituale.
La storia del Capitello di Gambor è particolarmente toccante. Dopo anni di incuria e danneggiamenti, tra cui atti vandalici che ne avevano compromesso la struttura, è stato finalmente restaurato nel 2017. Il recupero è avvenuto parallelamente ai lavori di ristrutturazione dell’antica chiesa di San Floriano, situata nelle vicinanze. Il restauro è stato possibile grazie all’impegno congiunto del Comune di Arco, della parrocchia, di numerosi volontari e di diversi devoti che hanno offerto il proprio sostegno, materiale e spirituale, per riportare il Capitello al suo originario splendore.
Tra i benefattori, è doveroso ricordare la signora Germana Viola, che ha voluto contribuire al progetto come gesto di gratitudine verso la comunità locale, che le è stata vicina in un periodo particolarmente difficile della sua vita. Un gesto che testimonia quanto il Capitello, più che un semplice elemento architettonico, sia un luogo del cuore, un punto di riferimento per chi cerca un momento di riflessione e vicinanza spirituale.
La celebrazione del 13 giugno si è quindi trasformata in una vera e propria festa della memoria, della fede e della solidarietà. Un’occasione per riscoprire le proprie radici, rinsaldare i legami comunitari e affidare a Sant’Antonio, ancora una volta, le preghiere e le speranze di un’intera comunità.