Camminata per il Garda: il 7 giugno cittadini in marcia per un lago “vivo e vivibile”

Nicola Filippi04/06/20254min
camminata


 

Il Garda non è solo un lago: è un paesaggio da custodire, una comunità da rispettare, un equilibrio da ritrovare. E sabato 7 giugno 2025, saranno in tanti a dirlo con un passo dopo l’altro. Parte da Costermano sul Garda e arriva alla Rocca di Garda la “Camminata per il Garda”, manifestazione promossa dal Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda, a cui hanno aderito oltre una decina di associazioni ambientaliste e civiche di Veneto, Lombardia e Trentino.

Una marcia simbolica, ma anche concreta, per denunciare un modello di sviluppo che, secondo i promotori, sta consumando il territorio e la qualità della vita, sacrificando natura, comunità e futuro sull’altare del profitto turistico e della speculazione edilizia.

Dal Biolago alla Rocca: un percorso di consapevolezza
Il ritrovo è fissato alle 9.30 nei pressi del Biolago e del Cimitero Tedesco di Costermano. Poi, passo dopo passo, si scenderà verso Garda (ore 10.30, piazzale del Borgo) fino ad arrivare alla Rocca (ore 11.30), luogo-simbolo del lago e della sua storia. Il messaggio è chiaro e inciso nello slogan che campeggia sul manifesto: “Vogliamo un lago vivo e vivibile”.

«Il Garda – spiegano i promotori – è sempre più a rischio. Non solo per l’inquinamento e la pressione turistica, ma per l’idea stessa di territorio che si va affermando: una terra da sfruttare, non da vivere. Il nostro è un grido d’allarme, ma anche un appello a un futuro diverso».

 

 

Un lago malato di turismo e cemento
La lista delle criticità è lunga: consumo di suolo, artificializzazione delle rive, scomparsa dei canneti, traffico paralizzato, servizi pubblici in affanno, prezzi delle case fuori controllo, turismo invadente e poco sostenibile. Ma anche una gestione disomogenea e frammentata, che fatica a tenere insieme le tre sponde – lombarda, veneta e trentina – di un lago che non conosce confini amministrativi.

Emblematica, secondo il Coordinamento, è la vicenda del collettore fognario, ancora oggi parzialmente inadeguato: «Ogni pioggia intensa rischia di trasformarsi in uno sversamento inquinante a lago. Il nuovo collettore deve essere realizzato, ma con attenzione: non sulle rive, già troppo compromesse, ma lungo i tracciati stradali».

Non contro, ma per un altro Garda
«Non siamo contro il turismo – precisano le associazioni – né contro lo sviluppo. Siamo a favore di un altro modello, che metta al centro l’ambiente, le persone, la bellezza. Serve una svolta: basta nuove colate di cemento, sì al recupero degli spazi già edificati. Servono affitti accessibili, servizi efficienti, più natura e meno motoscafi».

Tra i punti del “manifesto” consegnato alla vigilia della camminata, figurano richieste precise: separazione delle reti fognarie miste, rinaturalizzazione delle rive, tutela della biodiversità, navigazione privata ridimensionata, studi scientifici costanti sullo stato di salute del lago. E, soprattutto, una gestione unitaria e coordinata tra le tre regioni che si affacciano sulle sue acque.

Una festa per tutti: il futuro si cammina insieme
La camminata non sarà una protesta, ma un’occasione di festa e di partecipazione. L’invito è rivolto a tutti: residenti, turisti, studenti, operatori del settore, giovani e famiglie. «Portate uno striscione, un’idea, un sogno. Il Garda è di tutti. E riguarda tutti».

Appuntamento dunque a sabato 7 giugno, ore 9.30 a Costermano. Per chi non potesse partecipare all’intero percorso, sarà possibile unirsi lungo il tragitto, anche in bicicletta. Perché la bellezza non si difende da soli. Si cammina insieme.