Incontro di focus comunitario sui rioni De Gasperi e Due Giugno

RIVA DEL GARDA
Up & Mind, start-up sociale della cooperativa Canalescuola, invita lunedì 24 marzo alle 20 a Luogo Comune (in via Italo Marchi 13 a Riva del Garda) a un incontro di focus comunitario volto ad approfondire il dialogo e l’ascolto tra i servizi del territorio verso azioni comuni per i due rioni De Gasperi e Due Giugno.
Up & Mind ha pianificato di intervenire, in collaborazione con Canalescuola e l’associazione Vivirione, nelle zone del rione De Gasperi e del rione Due Giugno, dove le analisi segnalano spazi pubblici in stato di parziale abbandono, animati solo in alcuni momenti dell’anno. L’obiettivo è trovare il modo migliore di riqualificarli e fare rete tra associazioni, scuole e commercianti. Il quartiere residenziale Due Giugno accoglie soprattutto famiglie straniere e pensionati; alcune zone diventano talvolta piazze di spaccio anziché luoghi aggregativi sani. Il primo passo per gettare le basi per la creazione di rete di comunità è trovare un dialogo tra il settore pubblico, il settore privato e gli enti del terzo settore che si trovano all’interno dell’area. Per questo l’obiettivo è creare reti comunicative tra le diverse parti verso un obiettivo comune, in particolare la valorizzazione e la riappropriazione degli spazi durante tutto l’anno.
Up & Mind, embrione di un ramo aziendale di Canalescuola nell’Alto Garda, ha come obiettivo principale quello di generare un impatto sociale positivo sui teen-agers e le loro famiglie, perseguendo costantemente la sostenibilità economica. La cooperativa opera nei settori dell’educazione, della salute, dell’ambiente e dell’inclusione sociale, cercando di affrontare problemi sociali anche attraverso modelli di business innovativi. La vision di Up & Mind è generare reti sociali nella quotidianità delle vite comuni a sostegno delle singole esperienze, creando luoghi di accoglienza. Intervenire sulla coesione sociale tra generazioni. In maniera sperimentale, Up & Mind ha messo in atto azioni sul territorio dell’Alto Garda, ponendosi semplicemente la domanda: “come si può migliorare il benessere degli adolescenti e delle loro famiglie agendo nell’agio e non nel disagio?”. Creare rete di comunità significa favorire la collaborazione, la condivisione ed il sostegno
reciproco tra le parti. Rispondere quindi alla domanda: “Quale problema o opportunità vuole affrontare la comunità?”. Richiede tempo e pazienza, ma con un approccio strutturato e inclusivo può diventare un motore di cambiamento tangibile.