La variante di Torbole presentata nei Consigli Comunali di Nago-Torbole ed Arco

Si sono tenuti nella serata di giovedì 13 marzo gli incontri con i Consigli comunali di Torbole e Arco da parte del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, del dirigente del Dipartimento infrastrutture Luciano Martorano, del commissario straordinario per l’opera Carlo Benigni, nonché del commissario per la parte trentina della Ciclovia del Garda Francesco Misdaris, per illustrare le diverse soluzioni di tracciato per la variante di Torbole. Cinque le ipotesi sulle quali si sta affinando la valutazione, che variano in base al percorso ma che hanno tutte un unico punto di partenza o arrivo a Torbole, ovvero la zona della Conca d’Oro, poco distante dalla galleria Adige-Garda. Il costo delle diverse soluzioni della variante varia dai 170 a 220 milioni di euro circa. Il presidente della Provincia, nel porre in luce la convergenza con le amministrazioni, ha evidenziato come si tratti di un confronto con i territori, affinché sia possibile percorrere l’ipotesi sulla quale c’è maggiore condivisione, e la volontà di porre a terra l’opera, per la quale sono già state individuate sia le risorse a bilancio che il commissario.
Durante i due incontri, è stata approfondita la valutazione degli aspetti legati a ciascuna ipotesi, come rimarcato dai tecnici provinciali si è all’inizio delle valutazioni di fattibilità, che in questa prima fase si stanno focalizzando sull’aspetto trasportistico. Gli altri aspetti, come quelli ambientali, geologici e geotecnici, saranno oggetto di un approfondimento successivo, dato che si è deciso di dare fin da subito spazio al dibattito pubblico.
Durante la serata si è colto anche l’occasione per fare il punto sugli investimenti infrastrutturali della zona: a bilancio vi sono 550 milioni di euro, di cui oltre 400 già inseriti nel DOPI, il Documento di programmazione degli interventi.
Variante di Torbole
Le prime due soluzioni prevedono la partenza nella zona del lago di Loppio, rispettivamente prima del lago, subito dopo l’abitato di Loppio, e dalla zona della Curva dei Rospi. Tuttavia, queste ipotesi presentano alcune criticità sotto il profilo trasportistico, in quanto rischiano di non raggiungere pienamente l’obiettivo di alleggerire il traffico sulla fascia-lago del Garda. Infatti, pur intervenendo sulla Loppio-Busa in fase di costruzione, potrebbero comunque determinare un incremento del traffico a Torbole e, di conseguenza, lungo il lago in direzione Riva.
L’ipotesi mediana ha un arrivo previsto alla rotatoria di uscita della Loppio Busa (collegamento San Giovanni-Cretaccio) nella zona della Maza, con uno sviluppo di 3,5 chilometri di cui 3,4 in galleria.
Le altre due arrivano nella zona del Linfano, raccordandosi sulla SS249, con uno sviluppo di circa 2.800 metri di cui 2.200 in galleria, prevedendo un ponte sul fiume Sarca. La prima ha una tratta all’aperto più diretta, la seconda segue la viabilità locale e minimizza l’impatto per gli espropri.
Durante i due incontri si è colta anche l’occasione per fare il punto sugli investimenti messi a terra per l’Alto Garda e Ledro. A bilancio vi sono 550 milioni di euro, compresivi del finanziamento della variante di Torbole; di questi, 403 milioni di euro sono inseriti nel DOPI, di cui quasi 247 riferiti ad opere stradali. Questo il dettaglio:
Ciclabili
Per le piste ciclabili l’investimento totale è di 84,5 milioni di euro. Fra le opere del territorio si segnalano la ciclabile di Arco in sinistra Sarca, di cui è in fase di avvio il progetto di fattibilità tecnica ed economica per un importo di 700 mila euro, opera che si perfezionerà con il completamento del ponte sul Sarca previsto all’interno della “Loppio Busa”, nonché la Ciclovia del Garda e in particolare le unità funzionali 18 (Riva-Torbole) e 19 (bypass ciclabile Nago-Torbole). L’UF 18 costituisce il completamento dell’anello ciclopedonale attorno al lago attraverso il collegamento di Torbole con Riva del Garda, l’importo lavori è di 4,8 milioni di euro in gran parte finanziati tramite PNRR, lo scorso dicembre è stato posato il ponte ciclopedonale sul Sarca e la conclusioni lavori è prevista a fine giugno 2026; il secondo intervento, l’UF19, prevede il collegamento da Passo San Giovanni all’Alto Garda, utilizzando in gran parte il sedime di viabilità secondarie esistenti, l’importo lavori è di quasi 4,7 milioni di euro, i lavori sono iniziati la scorsa estate e si prevede di concluderli entro l’autunno.
Opere ambientali
Sul fronte ambientale, gli investimenti previsti ammontano a quasi 41 milioni di euro, di cui 39 milioni sono per l’importante intervento di bonifica della discarica della Maza. Si tratta di un progetto complesso, uno dei più rilevanti sotto il profilo ambientale per il territorio e si sta operando con una metodologia all’avanguardia a livello europeo. L’intervento è finalizzato alla rimozione di oltre 1 milioni di metri cubi di rifiuti depositati sul vecchio primo lotto della discarica, nel loro trattamento mediante vagliatura, compattazione, stabilizzazione e ricollocazione del materiale stabilizzato per consentire la realizzazione finale del tracciato stradale. Attualmente è stato realizzato circa il 70% dell’importo contrattuale, l’ultimazione è prevista nella primavera/estate 2027.
Opere stradali
Le opere stradali rappresentano un altro capitolo fondamentale, con 246,8 milioni di euro stanziati.
Tra le opere principali vi è il collegamento Passo San Giovanni-Cretaccio: stanno avanzando i lavori dell’appalto principale, ovvero l’unità funzionale 2, il tunnel sotto l’abitato di Nago per un importo di 147,7 milioni di euro; nel corso del 2025 saranno ultimati i rivestimenti interni, mentre nel corso del prossimo anno si procederà con la parte impiantistica e gli interventi di bitumatura e finitura; l’intervento dovrebbe quindi concludersi presumibilmente entro la fine del 2026 con la successiva apertura al traffico della nuova galleria. L’unità funzionale 3, ovvero il collegamento fra la Maza e Linfano attraverso un viadotto di circa 100 metri e un ponte sul Sarca, ha un importo stimato di circa 30 milioni di euro e si prevede di realizzare il progetto esecutivo entro l’estate per procedere con l’inizio lavori nel primo semestre 2026. Infine l’unità funzionale 4, ovvero il primo intervento di messa in sicurezza di via Aldo Moro e via Sabbioni ha un importo di 3 milioni di euro, si prevede di avviare la progettazione entro l’estate.
Fra le opere da segnalare anche la sistemazione definitiva a rotatoria dello svincolo fra le strade statali 249 e 240 nel comune di Nago-Torbole, per un importo di 1,7 milioni di euro, i cui lavori sono in corso se ne prevede l’ultimazione entro l’autunno.