Variante ex-Cattoi a Riva, il PD interroga la Giunta Fugatti: “Chiarisca la propria posizione”

Dopo lo scoppio dell’inchiesta “Romeo” all’inizio del dicembre scorso, sia in Consiglio provinciale, prima, che nel Consiglio comunale della città di Riva del Garda, è stata presentata la proposta di sospendere l’iter di approvazione della variante 13-bis riguardante l’ex “area Cattoi”, fino a che la Magistratura non avrà fatto piena luce sulla vicenda e sui capi d’accusa contestati ad alcuni imprenditori ed amministratori locali. L’ordine del giorno del Consiglio provinciale presentato dal gruppo del PdT è stato bocciato con il parere negativo della Giunta, ma due mesi più tardi, il 18 febbraio, la proposta di ordine del giorno presentata dal capogruppo del Pd in consiglio comunale a Riva è stata approvata.
“Sembra che nelle scorse settimane – scrivono Alessio Manica, capogruppo provinciale Pd del Trentino, e la consigliera Michela Calzà – ci siano stati degli incontri tra la struttura provinciale e una rappresentanza del Comune di Riva del Garda per arrivare all’approvazione definitiva della variante 13-bis entro la scadenza dell’accordo urbanistico fissata per il 14 aprile 2025. Tutto ciò sarebbe evidentemente in piena contraddizione con la richiesta votata dal Consiglio della città di Riva del Garda che, sul piano politico, ha segnato un passaggio forte”.
I due rappresentati provinciali del Partito Democratico hanno quindi presentato una Interrogazione per fare chiarezza su cosa stia succedendo attorno all’iter della variante urbanistica e su come la Giunta intenda dare seguito alla volontà del Consiglio di Riva del Garda.
“Le operazioni della magistratura e delle forze dell’ordine in seguito all’inchiesta “Romeo” – scrivono i Consiglieri della Interrogazione – hanno fatto emergere degli elementi che, se confermati, conferiscono un quadro molto preoccupante rispetto anche ad importanti partite urbanistiche oggetto di dibattito e scontro politico, nonché giudiziario. Nel caso specifico, la variante n. 13-bis al Piano Regolatore Generale del comune di Riva del Garda, adottata in via definitiva dal Consiglio comunale il 19 giugno 2024, risulta essere passata all’attenzione della Giunta provinciale al fine di proseguire l’iter di approvazione. Tale variante è, notoriamente, una delle operazioni al centro delle indagini da parte della magistratura, che ne sta verificando eventuali irregolarità, pressioni connesse o rapporti non trasparenti tra alcuni imprenditori e amministratori pubblici”.
Dopo una lunga esposizione delle motivazioni, i Consiglieri Alessio Manica e Michela Calzà nella Interrogazione chiedono alla Giunta provinciale “se sia a conoscenza degli incontri citati in premessa e quale ne fosse il contenuto, se stia dando seguito alla richiesta di sospensione della trattazione della variante 13-bis, come da indicazione del Consiglio comunale di Riva del Garda e quali siano le intenzioni della Giunta in merito alle vicende citate in premessa”.