Le politiche per i giovani nel mutato mondo del lavoro: dibattito ad Arco

Redazione06/03/20253min
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Si è tenuto ad Arco un incontro dedicato ad approfondire le politiche per i giovani nel mercato del lavoro, promosso dalla Cooperativa Sociale Smart Onlus nell’ambito del progetto “Verso una cultura del muoversi e abitare sostenibili in Alto Garda”. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per analizzare le caratteristiche del mercato del lavoro trentino e le sfide che i giovani devono affrontare per accedervi.
L’incontro ha visto la partecipazione di esperti del settore, tra cui Grazia Morandi del Centro per l’Impiego di Riva del Garda, Cecilia Bighelli dell’associazione culturale Officina Comune, nonché il presidente della Cooperativa Smart Francesco Picello con Martina Mosconi. Per la Provincia autonoma di Trento è intervenuto l’assessore allo sviluppo economico, lavoro, università, ricerca Achille Spinelli, che ha illustrato le politiche messe in campo per favorire l’inserimento lavorativo delle nuove generazioni: “L’Agenzia del Lavoro della Provincia autonoma di Trento sta mettendo in campo diverse iniziative per supportare i giovani e i lavoratori in cerca di occupazione, con particolare attenzione all’adeguamento delle competenze alle esigenze del mercato. Fra gli strumenti principali attivati in questo contesto vi sono i programmi di formazione finanziati dal PNRR (Progetto GOL), che mirano a potenziare la formazione e l’inserimento lavorativo attraverso percorsi strutturati e mirati. Gli interventi si inseriscono in una strategia più ampia che punta a rendere il mercato del lavoro trentino più inclusivo e sostenibile, in dialogo fra giovani e imprese”.

In base ai dati di Agenzia del Lavoro illustrati nel corso della serata, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) in Trentino è del 13,4%, leggermente inferiore alla media del Nord-Est (14,5%), ma ancora significativo, mentre il tasso di NEET (giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono in formazione) si attesta al 9,7%. Un tema su cui prestare attenzione è l’abbandono scolastico, 8,2% la percentuale in Trentino, sul quale “è necessario lavorare tutti insieme, istituzioni e famiglie”, inoltre fra le le problematiche che frenano l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, vi sono la scarsa conoscenza della lingua italiana da parte di alcuni lavoratori stranieri e la precarietà abitativa.
È stato anche ricordato un cambiamento delle preferenze dei lavoratori, in particolare dei giovani, con un aumento esponenziale delle dimissioni in particolare dopo il Covid, l’aumento della mobilità e della tendenza a passare da un posto all’altro, nonché l’incremento di figure specializzate che lasciano il Trentino.
Un ulteriore tema sensibile riguarda il il “mismatch” tra domanda e offerta di lavoro e il reperimento di manodopera: oltre il 42% delle imprese trentine segnala problemi nell’assunzione di personale, con alcuni settori caratterizzati da salari inferiori rispetto alla media del Nord-Est.