Rischio idrogeologico, sistemazione del diedro delle Sarche
Tre progetti strategici per la riduzione del rischio idrogeologico in Trentino hanno ottenuto un finanziamento complessivo di 20 milioni 782mila euro dal Ministero dell’Ambiente. La Provincia autonoma di Trento contribuirà per un ammontare di 6,7 milioni di euro per questi interventi, che vedono coinvolti i territori comunali di Madruzzo, Mori e Mezzocorona. Parole di soddisfazione vengono espresse dal presidente Maurizio Fugatti e dall’assessore all’ambiente, difesa idrogeologica e enti locali Giulia Zanotelli. La firma del decreto di assegnazione del finanziamento statale è stata annunciata dal Governo e segue l’intesa con l’Amministrazione provinciale, che aveva colto l’opportunità di entrare nel Piano degli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico. L’obiettivo è di avviare le opere appena i fondi saranno disponibili.
Consolidamento del diedro delle Sarche nel comune di Madruzzo
L’intervento si concentra sulla stabilizzazione di un’imponente formazione rocciosa situata nel Comune di Madruzzo, precisamente nel versante meridionale del monte Dain, poco a sud dell’abitato di Sarche di Calavino. Il “diedro delle Sarche” è un grande prisma di roccia colonnare, alto 45 metri e largo 12 metri, che si trova sospeso su una mensola rocciosa, con un volume di circa 5.000 metri cubi di roccia potenzialmente instabile. L’intervento prevede il consolidamento del diedro attraverso l’installazione di barre e tiranti per ancorare il volume roccioso all’ammasso retrostante, accompagnato dalla costruzione di una struttura di rinforzo. Il progetto si inserisce in un piano più ampio di consolidamento e monitoraggio della zona. L’importo stimato per questo intervento è di 3,8 milioni di euro.
Mitigazione del rischio da crolli rocciosi a Mori Vecchio
Il progetto riguarda la zona a monte dell’abitato di Mori Vecchio, dove è stato avviato un piano complessivo di mitigazione del rischio da crolli rocciosi. Questo intervento prosegue il lavoro già intrapreso con la costruzione di un vallotomo e l’installazione di reti di consolidamento in parete. Le nuove opere prevedono l’installazione di barriere paramassi lungo il versante. L’obiettivo è ridurre il rischio di danni a persone e proprietà, migliorando ulteriormente la sicurezza della zona. L’importo previsto per questa parte dell’intervento è di 2,6 milioni di euro.
L’ultimo intervento riguarda il rifacimento del ponte “Alla Cacciatora”, situato lungo la strada provinciale 90, nel tratto che attraversa il fiume Adige, tra i comuni di Mezzocorona e San Michele all’Adige. Questo ponte, che svolge una funzione cruciale nella viabilità della zona, presenta una sezione idraulica ormai insufficiente a garantire una sicurezza adeguata in caso di piene del fiume.