Dana di Arco in vendita, l’assessore Spinelli incontra i vertici aziendali
Ci sono 800 famiglie, fra Arco e Rovereto, con il fiato sospeso. Oltre a tutte quelle che sono legate all’indotto del colosso multinazionale che ha una sede operativa e lavorativa ad Arco e un’altra sede lavorativa a Rovereto. A fine novembre, la “doccia fredda”. Il breve comunicato ufficiale della Dana Incorporated Usa annunciava l’intenzione di vendita della sua attività “Off-Highway”. Da quel momento in poi in Trentino la preoccupazione per il destino degli stabilimenti di Arco e Rovereto è salita alle stelle, contando, assieme, quasi 800 lavoratori. Mercoledì 11 dicembre le strategie industriali del gruppo Dana sono state al centro dell’incontro tra i vertici aziendali e l’assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro università e ricerca Achille Spinelli. Sono state approfondite le intenzioni del gruppo, che ha annunciato il proprio piano per vendere il cosiddetto “Off-Highway business”: il ramo aziendale che produce tra l’altro componenti per macchinari per la movimentazione terra, l’agricoltura e l’edilizia – viene spiegato in un comunicato stampa diffuso dalla Provincia – Un settore sul quale in Trentino sono specializzati i due stabilimenti di Rovereto e Arco.
“L’incontro è stato orientato a comprendere meglio le scelte della casa madre e gli effetti che queste potrebbero avere sul nostro territorio, con un focus particolare sulla tutela dei posti di lavoro e degli investimenti” spiega l’assessore Spinelli al termine del confronto al quale hanno preso parte anche la dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico, ricerca e lavoro Laura Pedron e il direttore generale di Confindustria Trento Roberto Busato.
L’obiettivo – è stato detto dai vertici di Dana Italia – è quello di individuare acquirenti che possano sviluppare ulteriormente la produzione, in un contesto che ha visto negli ultimi anni una significativa espansione delle attività e un incremento dell’occupazione. “È emerso chiaramente l’attenzione di Dana rispetto all’occupazione e alle risorse tecnologiche impiegate negli stabilimenti, favorendo il subentro di imprenditori lungimiranti. L’attenzione dell’Amministrazione provinciale rimane alta rispetto a questo tema, con l’obiettivo di preservare e sostenere la crescita del settore industriale locale. Approfondiremo la situazione dando spazio e voce anche alle organizzazioni sindacali”.