L’arte e la società dell’età del Rame in mostra a Riva le foto delle Statue Stele
Venerdì 29 novembre alle ore 18.00 presso il Museo di Riva del Garda è stata inaugurata la mostra temporanea “Pietre parlanti nella Preistoria, la statuaria preistoria in Italia”, che permette di scoprire affascinanti aspetti artistici e culturali di popoli geograficamente lontani, ma accomunati da legami ideologici e spirituali.
Il fenomeno delle statue stele non interessa solamente l’Italia, ma è ampiamente diffuso in gran parte d’Europa dall’età del Rame (dal 3.400 al 2.400 a.C.), per giungere in certi casi fino all’età del Ferro nella metà del I millennio a.C..
L’esposizione fotografica è stata realizzata dal Menhir Museum di Laconi (Oristano) insieme ad Archeofoto Sardegna, grazie al coinvolgimento della Rete Nazionale dei Musei delle Statue Stele Menhir, con lo scopo di far conoscere le principali testimonianze della statuaria preistorica italiana.
Oltre al Menhir Museum e al Museo Alto Garda, le altre istituzioni museali coinvolte sono il Museo delle Statue Stele della Lunigiana (Pontremoli), il Museo del Castello San Giorgio (La Spezia), l’Antiquarium Tellinum (Teglio), il Museo Nazionale della Preistoria della Valle Camonica (Capo di Ponte), il Museo Civico Archeologico Carlo Gaetano Nicastro (Bovino), il Museo Nazionale Archeologico ed Etnografico Giovanni Antonio Sanna (Sassari), il Museo Archeologico Comunale (Santadi), il Civico Museo (Allai) e l’Area Megalitica di Aosta.
Proprio per collegare i diversi musei coinvolti, è stato pianificato un fitto calendario espositivo che include non solo i musei della Rete, ma anche importanti eventi culturali.
Al Museo di Riva del Garda le trentasei gigantografie della statuaria preistorica saranno messe in dialogo con le otto statue stele “reali” rinvenute ad Arco tra il 1989 e il 1990 durante i lavori di costruzione dell’ospedale ed esposte nella sezione archeologica del Museo.
Questi monumenti erano originariamente collocati all’aperto, probabilmente in un’area cerimoniale vicino all’antico corso del torrente Sarca. Realizzate a tutto tondo e, forse un tempo dipinte, rappresentano figure maschili, femminili e asessuate. Le figure femminili sono riconoscibili per dettagli come i seni e alcuni elementi dell’abbigliamento, mentre quelle maschili sono più grandi e raffigurate con armi e cinturoni decorati.
La mostra sarà visitabile dal 30 novembre 2024 al 6 gennaio 2025. Visite guidate tenute dagli operatori museali e dal direttore del MAG Matteo Rapanà e l’avvincente Caccia al tesoro di Babbo Natale renderanno l’esperienza culturale un’occasione di svago e apprendimento per visitatori di tutte le età.
Dal 30 novembre fino al 31 dicembre sarà possibile sia visitare solamente il Museo di Riva del Garda, sia acquistare un biglietto unico per partecipare alle divertenti iniziative organizzate presso la Casa di Babbo Natale e poi visitare le sezioni del Museo.