Alla Residenza Molino di Dro servizio a domicilio con infermiere e fisioterapisti

Nicola Filippi23/09/20244min
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A fine settembre, la Residenza Molino di Dro farà partire i servizi a domicilio, con infermiere e fisioterapisti. Una novità interessante per gli anziani di Dro e della bassa Valle dei Laghi, anticipata dal presidente della casa di riposo, Vittorio Fravezzi, durante la recente Festa di fine estate: “La delibera è già passata in consiglio, ad un costo competitivo porteremo i servizi in casa dei nostri concittadini che ne hanno bisogno – spiega a La Busa il presidente Fravezzi – è un salto di qualità non indifferente, andremo a dare una risposta al territorio. Sarà la Rsa che si apre verso l’esterno, per andare verso chi ha bisogno, una nuova filosofia, più moderna e al passo con le esigenze del territorio”.

La tradizione si è rinnovata con la “Festa di fine estate“, dopo anni d’assenza per le problematiche legate al Covid, domenica 15 settembre, all’Apsp Residenza Molino di Dro, per volontà del nuovo presidente Vittorio Fravezzi. A partire dalla Santa Messa celebrata all’interno delle mura della residenza per anziani dal parroco, don Stefano, con la partecipazione anche del coro, dei vigili del fuoco e degli alpini, oltre al sindaco Claudio Mimiola, assessori e vari consiglieri comunali. “Un’occasione per ringraziare tutti coloro che partecipano alla vita all’interno della nostra casa di riposo – spiega il presidente Fravezzi – ma soprattutto è stata l’occasione per presentare ufficialmente anche la nuova direttrice, Stefania Fugatti, dopo la sua nomina avvenuta a maggio”.
Il presidente Vittorio Fravezzi ha ripercorso le tappe principali del suo primo anno alla guida della struttura sanitaria. Il più importante è stata la mission della ricerca della nuova direttrice e l’adeguamento della pianta organica con infermieri e fisioterapisti, “ora siamo a regime in proporzione al numero di utenti”. Il quale poi ha illustrato le sfide del futuro che attendono il Cda.
All’inizio dell’anno prossimo inizieranno i lavori per l’adeguamento e la messa in sicurezza della vecchia sede: “Il progetto è pronto, partirà un primo stralcio per la messa in sicurezza di tutto l’immobile e poi lo sviluppo del primo piano, con l’avvallo della Comunità di valle e l’appoggio dei comuni limitrofi, utilizzando i fondi PNRR, per creare appartamenti protetti per gli anziani”. Una struttura che viene incontro alle richieste della società, proiettata verso l’invecchiamento attivo.
Con il Comune di Dro, spiega ancora il presidente Fravezzi, la Residenza Molino ha attivato la richiesta di finanziamento per creare una “Cittadella della salute”, al piano terra dell’Apsp, dedicata soprattutto alla medicina generale, con studi per medici di base e pediatri. “In Provincia abbiamo anche inviato la richiesta per aprire un punto prelievi, in modo tale da poter assorbire le tante richieste che vengono dalla parte nord dell’Alto Garda e dalla valle dei Laghi”.
Sempre nella vecchia sede, nelle intenzioni del nuovo Cda c’è pure la volontà di creare al piano terra un “centro diurno per anziani”. Il secondo e il terzo piano invece dovrebbero essere destinati, una volta riqualificati, a nuovi posti Rsa (15-20 posti). “C’è una forte richiesta dal territorio – conclude Fravezzi – ogni mese riceviamo 30-40 domande per avere un posto in Rsa e la situazione è simile nelle altre strutture del territorio”.

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