La scrittrice Luciana Sicheri ad Arco: “Il dialetto è schietto, genuino ed efficace”
“Ho incominciato a scrivere in dialetto su dei biglietti di auguri natalizi che sono stati molto apprezzati. Da lì è partito il tutto”. Questo è quanto ha raccontato nei giorni scorsi Luciana Sicheri all’inizio presso la libreria Cazzaniga ad Arco per “En dialèt al més”, l’iniziativa letteraria dialettale voluta e organizzata dall’associazione culturale “Giacomo Floriani”. La poetessa dialettale, ma non solo, di Stenico ha ripercorso così la sua storia di scrittrice da quella lontana esperienza grazie al suo libro “Engualdì” (All’inizio del giorno) del 1995. Ha letto alcune poesie, tratte proprio da questo libro, insieme ad altre, come “El védet el ciel”, “Sgrìsoi”, “L’è così e basta”, “Piante segnade”, “En dubi”, “Erba letada”. In particolare ha approfondito una tematica a lei molto cara, quella legata alla fede, che ben tratteggia nei suoi versi. A tale proposito ha ricordato il suo rapporto di amicizia con don Marcello Farina. Parlando di amicizia ha voluto anche citare il poeta Paolo Cereghini, Elio Fox del Cenacolo Trentino di Cultura Dialettale, il pittore Lino Lorenzin, per il quale ha illustrato i quadri con alcuni suoi versi, e lo scrittore Dario Salsa, anche lui appartenente al Cenacolo, che a sua insaputa inviò suoi testi dialettali ad un Concorso, che li apprezzò molto tanto da segnalarne la bontà letteraria. Non è mancato, come al solito, il dialogo con il pubblico presente, incentrato sul valore della parlata dialettale, anche quando affronta problemi importanti. “Il dialetto – è stato detto – non è una lingua minore, incapace di affrontare tematiche anche di un certo spessore. Anzi, proprio perché radicato profondamente della cultura popolare, sa rivolgersi alla gente in modo schietto, genuino, comprensibile, efficace”.
Luciana Sicheri ha parlato anche del suo libro in italiano del “Soltanto polvere di stelle” del 1997. La presenza in sala degli scrittori Mariano Bortolotti, Luciano Daldoss e Giuliano Natali “Diaolìn” ha permesso di evidenziare che “En dialèt al més” ormai rappresenta un momento di aggregazione culturale non solo a livello locale, ma anche provinciale.
L’evento, moderato da Loretta Miorelli e da Alessandro Parisi, si è concluso ricordando che il prossimo incontro sarà quello del 1° ottobre con Corrado Zanol.