“San Giovanni al Monte, consumi idrici eccessivi”: monito del sindaco Betta

Nicola Filippi01/09/20243min
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Risolta la perdita d’acqua che aveva messo in crisi per un paio di giorni malga San Giovanni, i tecnici comunali e i professionisti incaricati hanno continuato a monitorare la situazione delle cisterne che portano acqua potabile in tutte le utenze domestiche della località montana arcense. Facendo emergere un dato inequivocabile: l’eccessivo consumo di acqua potabile nel mese di agosto. Lo scrive il sindaco di Arco, Alessandro Betta, in un post sui social, per “accendere la riflessione per un futuro di sostenibilità più consapevole”.
Primo dato importante: i Vigili del Fuoco di Arco hanno proseguito, con la loro encomiabile dedizione, al trasporto di altri 100 mila litri di acqua nel fine settimana e altri 30mila nella giornata di mercoledì 28 agosto.
Le analisi dei tecnici – scrive però il sindaco Betta – hanno confermato che “non è stata trovata alcuna grossa perdita e/o rottura e non vi sono nemmeno degli elementi che ne supportino l’esistenza”. Quello che emerge invece è che “i consumi idrici invece sono aumentati fortemente nel mese di agosto, a fronte di un calo delle portate da sorgente e poi nell’ultimo fine settimana davanti all’emergenza idrica viene persino da pensare che alcuni/e abbiano accumulato in cisterna (quest’ultima è solo un’ipotesi per motivare l’anomalia dell’impennata dei consumi)”.

“Ecco che allora il tema – scrive ancora il primo cittadino di Arco – stando ai dati forniti dai professionisti in materia, riguarda esclusivamente il consumo da carico antropico a fronte della disponibilità della sorgente attuale. Forse si credeva erroneamente che in questo anno piovoso non ci sarebbero stati problemi per l’acqua, ma evidentemente non è stato così in una località delicata che ha sempre manifestato sofferenza negli anni. Pertanto ora è necessaria più che mai attenzione nell’uso della risorsa acqua facendo un fronte comune”.
“Sul futuro poi una riflessione è d’obbligo – illustra ancora il sindaco, Alessandro Betta – partendo dal fatto che non possiamo parlare continuamente di attenzione ai temi ambientali e poi davanti ai problemi pensare che la soluzione sia esclusivamente: potenziare, trovare e accumulare più acqua perché forse, guardando ai nostri nonni, essi ci hanno mostrato che si possa vivere la montagna anche in modo un po’ meno cittadino, dando così alle risorse la doverosa importanza e non il senso di essere sempre scontate ed illimitate”. “Preciso che tale spunto finale non ha alcuna vena divisiva – conclude il sindaco Betta – ma il desiderio di accendere la riflessione per un futuro di una sostenibilità più consapevole”.

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