Crisi idrica a San Giovanni, trovata la causa della perdita

Nicola Filippi26/08/20243min
WA MALGA SAN GIOVANNI IN ABBANDONO ARCO (3)



 

Trovata l’origine della perdita di acqua potabile dall’acquedotto di San Giovanni al Monte di Arco che ha tenuto in apprensione per alcuni giorni i residenti della zona e i nuovi gestori della Malga.
Nella mattina di lunedì 26 agosto gli operai specializzati della ditta Bonora, insieme ai tecnici comunali, hanno effettuato un approfondito sopralluogo sulle condizioni dell’acquedotto nei pressi della malga San Giovanni, proprio per capire se il problema sia stato da circoscrivere alla zona della malga, oppure la perdita era più diffusa. “Una volta chiarita la situazione i tecnici hanno avviato i monitoraggi – spiega Nicola Cattoi, l’assessore alla reti tecnologiche, fognature e acquedotti della giunta Betta – Alle ore 15 di oggi, lunedì 26 agosto, la situazione generale dei serbatoio era questa: ai Gorghi era al 16%, in località Costa al 75%, ai Prai da Gom al 50%, anche grazie al lavoro del fine settimana effettuato dall’autobotte dei vigili del fuoco di Arco che hanno provveduto a ricaricarlo”.
I tecnici hanno quindi eseguito l’analisi della rete dell’acquedotto di San Giovanni al Monte. “Il periodo estivo porta a un aumento dei consumi, per tutti i serbatoi, i quali però, seppur con tendenza calante, non hanno subito gravi carenze nelle scorse settimane – spiega ancora l’assessore Cattoi – la criticità si è avuta nei giorni scorsi dove non si era trovata questa perdita, nella zona circoscritta alla malga San Giovanni. Sembrava anche piuttosto abbondante”.
Alle ore 16, la svolta: “È stata trovata la perdita – racconta ancora l’assessore Cattoi – nei pressi della malga. C’erano tre rubinetti aperti, dentro un anfratto interno, dove non si era mai guardato, anche nella fase di istruttoria del nuovo bando. Pure Angiolino Pincelli, il presidente del Consorzio San Giovanni, non ne conosceva la loro esistenza”.
Questi tre rubinetti scaricavano acqua all’interno dei “pozzi perdenti” della stessa malga San Giovanni.
“Nei giorni scorsi si erano accorti della presenza di acqua ma non riuscivano a capirne l’origine. Quando i tre rubinetti sono stati chiusi, il contatore dell’acqua si è completamente fermato e quindi pensiamo che il problema della perdita sia stato risolto – conferma l’assessore Cattoi – e la situazione ripristinata”.
“Una parte dell’allarme è rientrato, ma per precauzione – conclude l’assessore Cattoi – per qualche giorno continueremo ad effettuare monitoraggio lungo tutta la linea dell’acquedotto che porta acqua da Prai da Gom fino a Semont, fino alla zona Fontana, facendo un’analisi dei serbatoio attraverso il telecontrollo”.

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