Arboreto di Arco: ripartono i lavori dopo l’ok del Ministero, Zampiccoli incontra il comitato

Nicola Filippi25/07/20243min
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Due novità succulente sul Parco Arciducale di Arco, uno dei temi tanto a cuore agli archesi. Il Ministero ha dato il via libera alla variante richiesta dal Comune di Arco, nella persona del vicesindaco Roberto Zampiccoli, per i lavori di restauro e rivalorizzazione del patrimonio botanico e architettonico del Parco Arciducale, che hanno ottenuto un finanziamento del PNRR. “Sono due piccolezze – spiega a La Busa – sui percorsi pedonali e sui ramali dell’irrigazione che sono stati estesi rispetto al progetto originario. Il Ministero ci ha autorizzato la variante e il 24 luglio abbiamo formalizzato la riapertura totale dei lavori con annessa variante”.
Una piccola ruspa meccanica e alcuni operai “annunciano” agli umarell la ripresa dei lavori all’interno del cantiere. “Gli operai stanno facendo pulizia e stanno liberando la parte bassa del parco dal deposito di materiale e stanno portando via tutte le armature – spiega ancora il vicesindaco Zampiccoli – stanno facendo anche la pulizia di tutte le ramaglie e stanno lavorando ai basamenti delle serre”.
Il prossimo lavoro impattante e importante “sarà l’allestimento finale delle serre – illustra ancora il vicesindaco di Arco con delega alle Opere Pubbliche – quando saranno completati i pilastri in cemento delle due serre allora si potranno prendere le misure effettive degli ingombri e saranno ordinate le serre. Il resto sono tutte finiture, piantumazioni che saranno effettuate a fine estate perché ora non è il periodo giusto, il completamento dell’irrigazione,
fare la pulizia generale e le potature”. Sarà un fine estate e un autunno di lavori, all’Arboreto. “Per renderlo pronto per la riapertura definitiva, che noi contiamo di fare per fine anno”, conclude Zampiccoli.
L’altra grande novità riguarda invece la raccolta firme avviata dal comitato spontaneo. “Mi hanno telefonato per fissare incontro – racconta il vicesindaco Zampiccoli – “Certamente” è stata la mia risposta, potevamo farlo anche senza fare una petizione, ho ribadito. Dico finalmente, perché così potrò far vedere loro lo stato dell’arte del cantiere e fornire loro tutte le informazioni di cui necessitano. Non potremo vedere tutto il cantiere. Per una questione di sicurezza infatti alcune parti sono interdette al pubblico, ma faremo un sopralluogo e spiegheremo tutti i lavori, dalla sequoia alle serre e poi fino al limite della parte bassa dell’Arboreto, dove c’è ancora il grosso del cantiere”.

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