Ciclovia: Consiglio Comunale annullato, bordate dal Pd

 

“Se non ci faranno fare un consiglio comunale in Rocca sul progetto della Ciclovia lo faremo in piazza Costituzione, luogo dedicato alla popolazione e a chi vuole vivere in maniera civile la realtà del Comune”. Alessio Zanoni, consigliere comunale dem di Riva, era furioso dopo la seduta di martedì 25 giugno andata deserta (leggi l’articolo) per l’assenza giustificata di tutta la maggioranza, accusata di non aver voluto discutere la mozione sulla Ciclovia con la presenza di tecnici di parte (leggi l’opinione della Giunta). All’esterno della Rocca, il consigliere dem, insieme ai colleghi Mosaner e Bertoldi, non ha avuto parole tenere nei confronti della giunta Santi e dei consiglieri di maggioranza, accusati di impedire alle minoranze la libera espressione nella sede naturale, ossia l’aula del consiglio comunale.
“Ancora una volta – gli ha fatto eco l’ex sindaco Adalberto Mosaner – anzi, l’ennesima volta, questa maggioranza dimostra tutta la sua intolleranza e incapacità di ascoltare voci contrarie al suo pensiero. Potevano sedersi in aula, ascoltarci e poi farci un mazzo tanto, invece hanno preferito non venire. Negando l’ascolto che è un principio basilare della democrazia. Non c’è volontà di rispettare la volontà democratica, non ammettono il dibattito. Ma questa mozione dovrà essere discussa”. Anche Gabriele Bertoldi, capogruppo dem, ha accusato la giunta Santi di “comportamenti ripetitivi, questi consiglieri hanno paura ad affrontare certe situazioni e temi rilevanti per il bene della città – ha spiegato ai presenti – non accettano proposte o nemmeno un confronto. Stanno tentando di prendere in giro la città”. Bertoldi ha citato i casi precedenti di “silenzio tombale”: Variante 13, Valdastico, infine la Ciclovia. “Questo non è più un organo democratico”, ha spiegato ancora.
Infine il consigliere Zanoni ha puntualizzato una serie di esternazioni fatte già in consiglio comunale, lo scorso marzo, dal presidente della Provincia Fugatti: “Non è vero che nel 2018 tutto il territorio ha detto sì a questa Ciclovia – ha detto Zanoni – il territorio, noi compresi, ha detto sì al progetto Gilmozzi che era una dichiarazione d’intenti, corredata da uno studio ben diverso da quello che sta venendo avanti”. Inoltre il territorio si era espresso a favore del recupero e del potenziamento delle vie d’acqua, come richiesto nel 2017. “La nostra amministrazione, non ha mai approvato nulla dal punto di vista progettuale”, ha concluso il consigliere Zanoni.
Insomma, il tema della Ciclovia del Garda e il suo collegamento con la città di Limone resta un tema caldissimo e terreno di scontro fra maggioranza e opposizione. Sferrando un ultimo attacco anche al Primo Cittadino di Limone sul Garda, Chicco Risatti: “Il sindaco di Limone si rimangia la parola – hanno concluso i consiglieri dem – prima si era detto contrario, ora invece parla in toni entusiastici. Siamo di fronte a disonestà intellettuale”. Per chiarezza verso i nostri lettori riportiamo quanto il Comune di Limone ha pubblicato un post ufficiale sulla vicenda. Si legge: “Quanto scritto (su un quotidiano locale, ndr) non rappresenta il pensiero del sindaco Franceschino Risatti e dell’Amministrazione Comunale, da sempre sostenitori del progetto della Ciclabile del Garda. Il sindaco crede fermamente nei benefici che la ciclabile porterà in termini di mobilità sostenibile e turismo. Per quanto riguarda il tratto specifico nella zona della strada della Forra e verso Pra’ della Fam (in territorio lombardo) ha espresso la necessità di valutare soluzioni alternative alla ciclabile a sbalzo, a causa della predisposizione di quel versante a frane.. Ribadiamo dunque – conclude il comunicato ufficiale – il pieno sostegno alla ciclabile del Lago di Garda”.