«Pam, bondola e vim»: La Bacionela festeggia i quarant’anni del presidente Benatti

Redazione02/06/20243min
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Tutto pronto per domenica 30 giugno quando, come tradizione vuole, al decimo rintocco della Renga, la campana della torre Apponale, partirà «Pam, bondola e vim». Si tratta di una festa con distribuzione gratuita di panini imbottiti, vino e bevande, che si tiene in piazza Tre Novembre sotto i portici del municipio, dalle 10 fino all’esaurimento delle scorte (che di norma avviene tra le 17.30 e le 18). Protagonista, un super insaccato di una decina di quintali che arriverà in largo Medaglie d’Oro la mattina, per essere trasportato, con la scorta dei vigili del fuoco e l’accompagnamento musicale del Corpo bandistico cittadino, fino ai portici del municipio. Qui un folto gruppo di volontari si metterà subito all’opera per trasformare l’insaccato, una enorme mortadella Veroni, in circa 20 mila panini, che saranno quindi distribuiti gratuitamente assieme a 1200 litri tra bevande e vino rosso e bianco.

La festa, che da 40 anni costituisce uno dei più singolari appuntamenti d’inizio estate della città, è organizzata dal Bacionela Club con il sostegno del Comune di Riva del Garda. L’idea di una festa da ripetere annualmente e da iscrivere nel calendario delle manifestazioni cittadine, che al divertimento unisse il sostegno ad enti e associazioni che si danno da fare per chi si trova in difficoltà (il ricavato è sempre devoluto a questo fine), risale al 1980 ed è attribuita a Germano Alberti, noto pittore rivano scomparso nell’ottobre del 2020. Una proposta subito raccolta da un gruppo di amici della Riva «vecchia», che allo scopo fondò il Bacionela Club, il cui nome indica il contenitore di legno dalla particolare forma arrotondata che un tempo serviva per raccogliere il vino dalla tinozza per versarlo, in occasione della travasatura, da una botte all’altra. Fondatori, oltre a Germano Alberti, furono Gianfranco Benatti, Arnaldo Bresciani, Luciano Ferraglia, Aurelio Bresciani, Luigi Leoni, Enzo Santoni e Gigi Zanolli.

L’associazione, che negli anni a questa iniziativa ne ha aggiunte altre (come «Ovi duri e radic», a Pasqua, e l’anguriata di Ferragosto), e che in 44 anni di attività ha raccolto e devoluto in beneficienza oltre 180 mila euro, festeggia quest’anno i quarant’anni della presidenza di Gianfranco Benatti, uno dei soci fondatori, persona molto nota e stimata in città.

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