Arco: ancora una volta la musica è stata una festa
Il temporale ha interrotto solo momentaneamente (dalle 21 alle 22) e solo in parte la Festa della Musica 2024 di Arco: molti gruppi hanno proseguito, rifugiandosi sotto i portici e altri ripari, compresi alcuni locali che li hanno ospitati, seguiti dal pubblico, anch’esso deciso a fare festa.
Le previsioni meteo erano decisamente negative, nonostante per tutto il pomeriggio il cielo fosse rimasto azzurro, al punto che l’eventualità di annullare la festa era nell’aria. Ma la decisione degli organizzatori (la Scuola Musicale Alto Garda e il Comune di Arco con la collaborazione delle associazioni Sonà, Busa Consapevole e Smart Lab, di Assocentro, del Centro giovani intercomunale Cantiere 26, oltre al Comitato San Bernardino e all’Associazione carabinieri) è stata unanime: si va! Quindi, dopo lo spettacolo «La musica dei ricordi», la mattina alla scuola materna di via Capitelli coi docenti della Scuola Musicale Alto Garda, e il partecipato laboratorio per bambine e bambini della prima scolarità, nel pomeriggio sotto la veranda del Casinò municipale., la festa è iniziata. Tutte le quindici postazioni allestite in centro, nelle piazze, negli slarghi, nei cortili, a partire dalle 18 hanno iniziato ad animarsi e la musica ha preso possesso della città, in contemporanea a centinaia di città in Europa e in altre parti del mondo. Anche in seguito, quando le nuvole scure e il vento non lasciavano molte speranza. Ma verso le 21, la pioggia.
Per fortuna il temporale non è stato molto forte, anche per questo buona parte del pubblico è rimasta, rifugiata in ogni angolo che fornisse riparo e nei bar. E numerosi gruppi hanno trovato il modo di continuare a suonare, tranne alcuni momenti in cui la pioggia e il vento sono stati più forti. E verso le 22, passato il temporale, tutti di nuovo in pista. Anzi, non tutti, perché alcune postazioni sono risultate inagibili causa problemi tecnici dovuti all’acqua (in particolare il grande palco di piazzale Segantini). E qui si è fatta strada la solidarietà della musica, con alcuni gruppi che accorciavano la propria performance per dare la possibilità a chi aveva perso la propria postazione, e che magari per esserci ad Arco aveva viaggiato per centinaia di chilometri, di potersi comunque esibire. Partecipato e vivace il gran finale al Cantiere 26, dove la musica ha risuonato fin oltre l’una.