Il sindaco Betta: “Le bici in centro ad Arco vadano a passo d’uomo”

Nicola Filippi18/06/20245min
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Non c’è peggior abitudine che quella della velocità, in auto come in bici, sulle strade urbane o extraurbane, in ciclabile o in centro storico. Il sindaco di Arco, Alessandro Betta, è paladino della mobilità lenta e sta portando avanti assieme all’assessore Gabriele Andreasi lo strumento del Pums, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Ma la realtà quotidiana racconta altre storie. Soprattutto lungo le vie del centro di Arco. “Le bici in centro devono andare a passo d’uomo, anche la sera. Non c’è niente da fare. Devi sempre pensare che ci sono persone anziane, bambini piccoli, persone in relax che passeggiano lungo le vie. Non è ammissibile percorrere il centro in bici a certe velocità. Se vuoi entrare in centro ad Arco in bici devi andare piano, devi essere poco più veloce del passo di un pedone. È una questione di buon senso, ma anche di rispetto per gli altri. Passano dentro Arco una serie di biciclette a velocità sostenute, impensabili per un contesto urbano e pericolose per tutte le persone”. Il sindaco di Arco è perentorio sul tema “velocità”. E “La Busa” ha chiesto di intervenire sulla questione “Bici sì, bici no in centro”. Su questa tematica, ad Arco, c’è sempre stato ampio dibattito per la complicata convivenza fra pedoni e ciclisti. Il compianto assessore Roberto Bresciani aveva scelto di far collocare cartelli verticali per costringere i ciclisti a portare la bici al passo, lungo via Segantini, soprattutto nel periodo estivo di maggiore affluenza turistica. Decisione poi accantonata. Purtroppo, c’è ancora troppa gente che considera il centro di Arco un velodromo e fa zig-zag fra i pedoni, creando situazioni di pericolo.
“Il passaggio di biciclette avviene soprattutto dall’inizio di via Segantini fino all’ottica Braus, poi scendono lungo via Ferrera – spiega il sindaco Betta – in questo passaggio ci sono delle persone in bici che hanno delle velocità pericolose. Come sempre, bisogna adeguarsi al contesto urbano ed essere dotati di buon senso e di rispetto verso gli altri. Il problema nasce da quelle persone che conducono le biciclette con velocità pericolose. Fare il centro storico a 12 all’ora con le biciclette è molto pericoloso. O vai ad una velocità un po’ più del passo d’uomo o vuol dire che non hai capito niente. Non puoi fare il centro storico di Arco a 20 chilometri all’ora”.
Il sindaco Alessandro Betta usa prevalentemente la bicicletta per spostarsi in città. Caschetto bianco ben allacciato, oggi pedala su una storica Bianchi. Ma spesso resta stupito dal comportamento incivile degli altri ciclisti. “Sul centro storico di Arco oggi c’è bisogno di fare un ragionamento, perché oggi che c’è la ciclopedonale a sbalzo, molte bici possono passare da là. Ma anche sulla ciclopedonale devi avere un comportamento e una velocità adeguata – ripete il sindaco Betta – Non puoi andare a 30 all’ora, con le bici da corsa. Non è una velocità adeguata. La gente purtroppo non conosce le regole di comportamento sulle ciclopedonali. Quelle cittadine non sono state concepite per l’atleta che si sta allenando”.
Anche in centro storico la velocità deve essere moderata. “Qui entra in gioco il Pums, sul quale noi dobbiamo investire per creare una cultura sulla mobilità sostenibile, sia sul traffico veicolare ma anche sulla ciclabilità della città”. Ora la palla passa all’assessore Gabriele Andreasi. “Ne parlerò presto con lui, perché anche questo tema delle bici in centro deve essere regolato. E metteremo mano anche a tutta la segnaletica orizzontale e verticale, per fare una volta per tutte chiarezza in tutti gli utenti delle nostre strade”.

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