Riva ha festeggiato la Repubblica, la Sindaca Santi ha rappresentato il Trentino a Roma
Il Comune di Riva del Garda ha celebrato domenica 2 giugno la Festa della Repubblica con il tradizionale concerto del Corpo bandistico cittadino diretto dal Mo. Mario Lutterotti. Il concerto quest’anno è stato preceduto dalla sfilata che ha preso avvio dal municipio, in piazza Tre Novembre, alle 17.30, e ha compiuto il tragitto fino alla Rocca. Altra novità: l’amministrazione comunale ha realizzato una coccarda tricolore che è stata consegnata a tutti gli amministratori e consiglieri comunali presenti, ai membri della banda e agli agenti di polizia locale, oltre che ai quattro ex sindaci presenti: Franco Odorizzi, Bruno Santi, Paolo Matteotti e Adalberto Mosaner.
In Rocca, dopo l’Inno d’Italia eseguito dal Corpo bandistico e prima del concerto, l’intervento del vicesindaco, che ha dato lettura del discorso predisposto dal sindaco, in quel momento in viaggio da Roma dove ha rappresentato Riva del Garda e il Trentino alla parata militare della Festa della Repubblica. “La Festa della Repubblica – ha scritto la sindaca Santi – è una giornata estremamente importante per il nostro Paese: il 2 giugno 1946 il popolo italiano si trovò di fronte alla scelta di decidere una nuova forma di governo per l’Italia, venne affidata all’Assemblea costituente il compito di scrivere la nuova Costituzione e per la prima volta le donne italiane andarono al voto. Ho avuto l’onore di rappresentare la nostra città e il Trentino alla parata militare in occasione della celebrazione della Festa della Repubblica che ogni anno si svolge a Roma. Ho sfilato con la fascia tricolore insieme a una rappresentanza di sindaci italiani davanti alle massime autorità dello Stato. Diverse anime politiche seppero raggiungere un difficile compromesso all’interno dell’Assemblea costituente, scrivendo una carta costituzionale in cui la Repubblica italiana fosse la casa di tutte tutti. Una nazione nuova, aperta, libera e vitale, in cui i valori di democrazia, libertà, rispetto e dignità delle persone erano le fondamenta su cui unire gli intenti e superare i contrasti, in nome del bene del popolo italiano. La Festa della Repubblica ci ricorda, ancora una volta, che ognuno di noi deve adoperarsi per il bene comune, rendendo così onore alla nostra storia e a coloro che hanno sofferto e sacrificato la propria vita in nome del popolo italiano. La democrazia è un delicato equilibrio tra aspirazioni personali e consapevolezza della centralità delle persone”.