Mostra su Segantini in Brianza, riflettori sul nuovo quadro acquistato dal Comune di Arco

Nicola Filippi16/05/20244min
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Sabato 18 maggio sarà inaugurata a Palazzo Panni di Arco la nuova mostra dedicata a Giovanni Segantini, uno dei massimi esponenti del divisionismo di fine secolo scorso. Subito dopo il taglio del nastro l’assessore alla cultura Guido Trebo si toglierà qualche sassolino dalle scarpe e presenterà il nuovo acquistato dal Comune di Arco. “Sarà una bella sorpresa – assicura – in questo momento è ancora nello studio di restauro per gli ultimi ritocchi”. Ma non svela altro, giusto per creare suspense.
La vita di Giovanni Segantini, nato ad Arco il 15 gennaio 1858, è scandita da una serie di tappe – da Arco, a Milano, alla Brianza fino a Maloja in Engadina – che rappresentano la sua evoluzione pittorica. Negli ultimi due anni la Galleria Civica a lui dedicata, all’interno di Palazzo dei Panni, in via Segantini, l’ha ben raccontata, attraverso due esposizioni: “Verso la luce, dalla maniera scura alla pittura in chiaro” (2022) e “Segantini a Milano: la serie dei Navigli” (2023). Il prossimo “affondo espositivo” immergerà gli appassionati nella produzione briantea di Segantini. “Nascono in questo contesto le poetiche e crepuscolari immagini della Brianza – spiegano dalla Galleria Civica arcense – idilli e romanze pastorali, scene di vita contadina segnate dal lavoro, immagini di una convergenza panica nella comunione tra uomini, paesaggi e animali, drammi individuali che risuonano nell’atmosfera dell’ambiente”.
L’inaugurazione della nuova mostra, intitolata “Giovanni Segantini, il poema universale”, curata da Niccolò D’Agati, sarà sabato 18 maggio, alle 17, a Palazzo dei Panni. Resterà aperta al pubblico fino a ottobre, con aperture dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle ore 18.
“Per quanto riguarda la parte politica devo dire che c’è soddisfazione per aver portato un’altra mostra di spessore ad Arco – spiega l’assessore Guido Trebo – In un panorama culturale dove sembra che i musei debbano fare di tutto meno che i musei per attrarre un pubblico, abbiamo dimostrato che puntando sulla ricerca e su esposizioni solide è possibile portare grande valore al nostro territorio. La città di Arco – continua l’assessore Trebo – tra Galleria, Castello, Lizza e Parco Arciducale movimenta più o meno 100 mila visitatori all’anno, locali e stranieri, è importante continuare ad investire per fornire ai nostri cittadini, alle scuole, agli ospiti servizi sempre migliori. Spiace dover sentire qualche lamentela di qualche politico che dice di voler limitare gli investimenti culturali mettendoli in competizione con altri servizi e altre necessità. La verità, al di fuori del chiacchiericcio, è che ci sono i soldi per fare entrambe le cose e la cultura deve ricevere adeguati finanziamenti per non trasformare il nostro territorio in un luna park o, all’opposto, in un dormitorio”.
“La Galleria Civica Segantini – conclude l’assessore alla cultura arcense -, grazie al nostro lavoro, si sta facendo un nome internazionale tanto che il mese prossimo apriremo una mostra al Castello di Bratislava in collaborazione con l’Ambasciata italiana e l’Istituto italiano di cultura”.

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