Le poesie dialettali di Silvana Gottardi arrivano al cuore
Come farfala va de fior en fior/va o me poesia de cor en cor
Con questi brevi, ma significativi versi dialettali Alessandro Parisi per l’associazione culturale “Giacomo Floriani” ha presentato l’autrice Silvana Gottardi, giunta ad Arco alla Libreria “Cazzaniga” martedì 9 aprile scorso per la rassegna “En dialèt al més”.
Originaria di Cornè, sull’altopiano di Brentonico, la poetessa risiede a Rovereto. Socia fondatrice del “Gruppo Poesia 83”, ne è vicepresidente. Scrive sia in dialetto (brentegano del ceppo vallagarinese), ma anche in lingua. Ha pubblicato nel 1984 il libro di poesie dialettali “Farfale”. Proprio da questa raccolta ha tratto i versi da proporre al pubblico presente: da “Me mama” a “La polenta de na volta”, da “Le slenguazone” a “Me nona”, da “Adèss… no g’ò temp” a “El nòss lac de Garda”, tanto per citarne alcuni.
Quello che ha colpito della sua recita è stata la grande espressività accompagnata ad una altrettanto grande capacità espositiva, anche a memoria. Non per niente è di frequente sul palcoscenico con compagnie teatrali locali. Sporadicamente si diletta, come comparsa, in fiction e pubblicità. Silvana Gottardi ha anche ricordato il suo impegno come volontaria e animatrice culturale in Case di Riposo e Gruppi anziani, nonché alcune sue passioni quali la pittura, il giardinaggio, la musica. E proprio riguardo a quest’ultima va citata la realizzazione di un’audiocassetta con una selezione musicata dei suoi versi. Come sempre si è attivata una simpatica e vivace conversazione fra l’ospite e gli appassionati del dialetto presenti, che ha evidenziato ancora una volta la bontà dell’iniziativa letteraria dialettale voluta dall’associazione culturale “Giacomo Floriani” e realizzata grazie alla collaborazione di Giovanni Cazzaniga.
Alla fine dell’incontro, dopo i consueti ringraziamenti, Alessandro Parisi ha ricordato il prossimo appuntamento, quello del 7 maggio prossimo, sempre alle 17.30, con Livio Andreatta.