Coldiretti Alto Garda: “Il viadotto Maza-Linfano va bene così”

I contadini del Basso Sarca, per voce del loro presidente Romano Calzà, spezzano una lancia a favore del terzo lotto del collegamento della Loppio – Busa, il lungo viadotto che unirà l’uscita dei tunnel dall’ex discarica della Maza verso il fondovalle. Per il presidente Calzà, infatti, sia il nuovo ponte sul fiume Sarca sia l’uscita del nuovo collegamento stradale, spostato verso sud, “ricalca le osservazioni che noi, agricoltori della zona, avevamo fatto oltre 15 anni fa alla Provincia, rispetto all’allora soluzione B del progetto viario, quello che prevedeva l’uscita della strada molto più a valle, verso Linfano, e meno spreco di terreno agricolo”.
“A suo tempo – ricorda ancora il presidente Calzà – avevamo manifestato l’intenzione che il lotto di collegamento con il Cretaccio fosse spostato verso sud, in modo tale da tagliare meno campagna possibile e costeggiasse la destra orografica del fiume, così almeno non ci sarebbero stati problemi di urbanizzazione. Perché ogni volta che si costruisce una strada la prima cosa che si fa è installare un distributore di benzina, poi un supermercato e poi, avanti e avanti, nel corso degli anni il terreno intorno alla nuova strada viene urbanizzato. In questo caso, invece, non ci sono questi rischi perché c’è la presenza del fiume Sarca”. La bozza del terzo lotto prevede l’uscita della strada più a valle, “in questo modo non c’è il rischio di rovinare campagna di Pratosaiano”, ma “deve essere il meno impattante possibile”, ribadisce Calzà.
“Se in Provincia riescono a trovare un progetto meno impattante, ben venga – spiega ancora il presidente dei contadini altogardesani – Ma al momento non ci opponiamo per come è stata predisposta la bozza del progetto. Ne abbiamo parlato anche alla recente assemblea del direttivo, nessuno ha avuto nulla da obiettare. La strada serve. Se invece ci fosse una soluzione peggiorativa noi faremo le nostre dovute osservazioni, ma al momento siamo soddisfatti così”.