Frana a Ledro, caduta massi in cantiere causa ritardi sulla riapertura della strada
Dopo la caduta di altri massi a Mezzolago, sulla statale 240, in val di Ledro, all’interno del cantiere aperto per ripristinare la strada interrotta dai primi di marzo scorso per una grossa frana, una parte delle opposizioni di Ledro chiede alla giunta Girardi maggiore tempestività nell’informare la cittadinanza, sfruttando i canali social del Comune. Gran lavoro, questa mattina verso le sette, per gli agenti della Polizia Locale in servizio a Pur, per velocizzare il traffico in aiuto al semaforo che regola il senso unico alternato. Due mezzi pesanti, nonostante i divieti di passaggio per i 7.5 tonnellate, si erano incastrati sulla strada di collegamento fra Molina, Pur e Pieve. Per farli girare e tornare indietro il traffico ha subito rallentamenti.
Tornando alla statale 240, il nuovo distacco di due massi, del peso di 40 tonnellate ciascuno, avvenuto domenica 24 marzo, non ha fortunatamente coinvolto gli operai e i tecnici della ditta “Zampedri Andrea srl” impegnati in quella zona per tutte le operazioni di disgaggio e messa in sicurezza della parete. Il nuovo crollo ha creato una breccia di otto metri sul muro di contenimento, costituito da blocchi di cemento armato, nel punto in cui manca il guard rail sulla statale. La Provincia è intervenuta nel giro di poco tempo per effettuare un sopralluogo ed organizzare una nuova tabella di lavori che saranno sempre effettuati dalla ditta “Zampedri Andrea Srl”.
Giovedì 28, nonostante il tempo inclemente, sono state poste le fondazioni stradali, usando particolari additivi chimici nella miscelazione del cemento, per accelerare l’indurimento.
La nuova frana di domenica 24 marzo “ha fatto scardinare di nuovo i tempi per la riapertura della statale 240 – spiega ancora il sindaco Girardi – la ditta ora sta procedendo al rinforzo del muro, al quale si aggiungerà anche una serie di micro-pali per garantire maggiore sicurezza su tutta la parete”. In contemporanea, gli operai posizioneranno anche le reti di sicurezza. “Ci vorrà ancora del tempo – conclude il sindaco Girardi – poi la strada tornerà ad essere praticabile”. Sulle tempistiche di riapertura il primo cittadino non si sbilancia, ma la priorità è quella di aprire quanto prima la statale fra Molina e Mezzolago per far tornare quel senso di normalità in tutta la Val di Ledro.
Ma le opposizioni – Vivi Ledro e Ledro Sostenibile, due dei tre gruppi seduti in consiglio comunale – chiedono maggiore trasparenza all’amministrazione, soprattutto nelle comunicazioni importanti, come la chiusura o il prolungamento delle chiusure sulle strade della vallata.
Infine, il sindaco Renato Girardi ha firmato un’ordinanza per permettere ai mezzi agricoli con rimorchi superiori alle 7.5 tonnellate di transitare durante il giorno sulla strada che collega Molina, Pur e Pieve, per permettere loro di spargere liquami nei prati di Pur e Storo.