Orsi ad Arco, arriva il cane da difesa per i Forestali
Pericolosi? Da abbattere? Da monitorare? Che gli orsi siano argomento di discussione per la sicurezza dei residenti nell’Alto Garda è chiaro, e la questione è stata affrontata nel corso dell’annuale sessione forestale tenutasi a Drena giorni fa. Pochi, in verità, gli episodi che hanno visto i plantigradi “protagonisti”, a parte il transito da Arco di M61 lo scorso anno. A Riva l’unica apparizione è stata quella risalente al periodo della introduzione dei plantigradi in Trentino, con il passaggio della piccola Daniza alla Spaghetti Haus di Camillo Rezzaghi, in via Masetto.
Poi ci sono le incursioni sul territorio come a Campi in cerca di cibo, momenti nei quali gli orsi si avvicinano alle abitazioni certo, e almeno in quattro di queste si è creato pericolo: KJ1 a Padaro, F13 a Tenno e Campi (poi è stata trovata morta). Sul nostro territorio sono quattro esemplari, dunque, ma è chiaro che oltre a dormire e mangiare i plantigradi generano nuovi orsetti. Perfezionare le difese è l’obiettivo primario, con i residenti che non devono assolutamente lasciare cibo all’esterno delle abitazioni nei bidoni dell’immondizia. L’esperienza di San Giovanni al Monte va allargata al bacino del lago di Tenno, a Padaro e anche nella frazione rivana di Campi. Chiara la preoccupazione degli umani ha sottolineato nel corso dell’incontro il primo cittadino di Arco Alessandro Betta, laddove la gente che va in montagna lo fa con estrema cautela ma anche con molta paura. Con le femmine che, quando hanno i piccoli, sono logicamente preoccupate per loro e diventano, così, aggressive. Per questo un piano di gestione ben fatto è oltremodo necessario. Per difendere gli umani ma tutelare anche gli orsi vivendo sul territorio con piena consapevolezza ed evitare rischi inutili. Un cane specifico per gli orsi arriverà prossimamente in dotazione agli uomini della forestale proprio allo scopo.