Fondazione Comunità di Arco: “Abbiamo bisogno di nuovi spazi”

Claudio Chiarani09/02/20243min
20200321IMG_8048 arco CASA DI RIPOSO FONDAZIONE COMUNITA' DI ARCO A.P.S.P.



 

“Abbiamo bisogno di spazi”. Così, in estremissima sintesi il presidente di Fondazione Città di Arco Paolo Mattei nel corso del consiglio comunale arcense quando è stato il momento di dire la sua in merito all’ipotesi, ventilata nei giorni scorsi, che la Residenza Sanitaria Assistenziale si trasferisca in zona Bruttagosto. Un’ipotesi era stato detto, tutta da valutare nei pro e nei contro, ma che sembra già tramontata e messa da parte. Rimane il fatto che così, negli spazi attuali, lavorare e assistere gli ospiti è difficile. L’ostacolo? La destinazione urbanistica, il “resto” sarebbe anche facile da “sistemare.” I dubbi, le perplessità, le difficoltà sono emerse quando l’ex numero uno di Arco, già amministratore delegato di Cartiere del Garda si è incontrato con l’assessore alla Sanità Mario Tonina, incontro durante il quale sono emerse tutte le difficoltà di rapportarsi con la Provincia anche negli anni scorsi sul difficile tema dell’ampliamento dell’offerta quantitativa e qualitativa che Fondazione Città di Arco ha assolutamente necessità di trovare, e presto. Con Tonina, Mattei ha ricordato la proposta di riqualificazione della casa ex Enel, il trasferimento di Villa Ischia al Bruttagosto votato dal consiglio comunale specificando, tuttavia, che o si pensa di riqualificare l’attuale sede o è necessario pensare a una nuova. Insomma, questo è il momento in cui tramite il confronto si cerca di arrivare alla soluzione, quello che si chiama “brainstorming”, ossia i cervelli in movimento che presentano idee in merito. Certo, la Provincia deve fare la sua parte con un congruo finanziamento, nella speranza che Tonina risponda. Il precedente assessore, infatti, sul tema non aveva dato risposta. Meglio, è arrivata dopo due anni con scritto “termini scaduti.” In tutto questo la previsione che gli over 95 anni, oggi circa 1.600, si prevede che siano oltre 3.500 nel 2050. Dunque, se si desidera dare assistenza è oggi che ci si deve muovere. E che serva una nuova Rsa, per chiudere sempre con le puntualizzazioni di Mattei, è sotto gli occhi di tutti. Con le problematiche di personale che scarseggia sempre in aggiunta, tra le altre cose, oggi meravigliosamente coperte da chi lavora in Fondazione e lo fa con estrema professionalità. Ah: per supplire alla mancanza di spazi Mattei ha detto che sono stati costretti a occupare anche quello della chiesetta, col parroco che celebra messa nel salone con un altare di fortuna.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche