Produttività 2023: il Trentino non è riuscito a stare al passo con la crescita

Redazione02/02/20243min
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Sono stati presentati dal Centro Ocse di Trento per lo Sviluppo Locale i dati del primo rapporto sulla produttività territoriale del Trentino 2023. La Provincia autonoma di Trento lo scorso anno ha istituito il Coordinamento provinciale con il compito di effettuare analisi sulla produttività della Provincia, proporre politiche pubbliche basate su queste analisi, organizzare discussioni tra le parti interessate e produrre un rapporto annuale sulla produttività e la competitività dell’economia trentina. Il Centro OCSE di Trento per lo Sviluppo Locale coordina le attività dei partner scientifici e la consultazione degli stakeholder locali.

Lo sviluppo del Trentino ha risentito dell’andamento nazionale: pur continuando ad appartenere alle regioni più produttive d’Europa, ha conosciuto un rallentamento della produttività a partire dal 2000. Tra il Trentino e le regioni pari si è creato un gap di produttività di 20 punti percentuali. I fattori determinanti questa situazione vanno ricondotti alle ridotte dimensioni aziendali, alla scarsa apertura internazionale, alla difficoltà nell’afflusso di competenze.

Il Trentino non è riuscito a stare al passo con la crescita delle regioni comparabili più produttive d’Europa, soprattutto nella manifattura e dei servizi commerciabili, che sono i settori altrove cresciuti maggiormente. Il turismo non è qui cresciuto di produttività, come neppure altrove. Le imprese più produttive del Trentino hanno ancora un potenziale inespresso, mancano sul territorio grandi imprese leader in produttività, vista la dimensione delle imprese e la scarsa apertura internazionale che ha ridotto i margini, vi sono inoltre pochi investimenti diretti esteri.

Gli indicatori dicono che il mercato del lavoro funziona bene. Vi sono spazi di intervento sull’occupazione femminile e sulla capacità di attrarre profili professionali elevati. In Trentino il pubblico investe in modo importante in ricerca e sviluppo, ancora poco i privati.

Alessio Tomelleri, ricercatore di FBK – IRVAPP, ha approfondito l’analisi sulla produttività delle microimprese, con meno di 10 dipendenti e un fatturato inferiore a due milioni di euro, di fatto sul 93% delle imprese trentine. Il 20% delle micro imprese in Trentino sono più produttive di quelle di medie dimensioni. I settori più produttivi sono l’edilizia, l’industria manifatturiera a medio-alta tecnologia e il settore dell’assistenza sanitaria e sociale; le microimprese delle valli centrali sono mediamente più produttive. Ha evidenziato come le micro imprese incontrano difficoltà nell’accesso al credito, nella possibilità di fare investimenti e nel dedicarsi all’export e sono più esposte agli shock economici.

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