Donna morì a Riva cadendo dalla finestra: femminicidio?

Claudio Chiarani11/01/20242min
riva del garda panorama



 

Meno di due anni fa, il 30 gennaio del 2022, Maria Rosca cadde dalla finestra della sua abitazione in via Fiume a Riva del Garda. La donna di origine moldava rimase esanime sul selciato e purtroppo morì dopo il ricovero al Santa Chiara di Trento dove venne trasportata in elicottero.

Oggi gli inquirenti, grazie a un file audio proveniente da una telecamera di sorveglianza posizionata vicino alla finestra, sarebbero in grado di formulare l’accusa di omicidio contro un connazionale presente nell’appartamento al momento del fatto. Dal filmato infatti si sentirebbe, il condizionale è sempre d’obbligo, una fase scaturita da un violento litigio tra i due e che avrebbe portato, è sempre questa l’ipotesi, l’uomo a spingere la donna giù dalla finestra. Si sentirebbe la donna minacciata dal compagno e temeva per la sua incolumità. Poi il compagno presentava alcuni graffi al volto rilevati dagli inquirenti accorsi sul posto, come se la donna prima di cadere o essere spinta avesse tentato di difendersi da lui. Tutto da provare, comunque, in sede di giudizio che però alla luce delle ultime analisi di quanto accaduto porterebbero a questa conclusione. Il connazionale coetaneo della povera donna fu rinviato a giudizio dal procuratore di Rovereto Fabrizio de Angelis in data marzo 2023, e ora dovrà comparire difeso dal suo avvocato Fabrizio Casetti davanti al giudice per le udienze preliminari. Un’accusa pesante dalla quale, qualora il suo difensore dovesse chiedere il rito abbreviato, potrebbe uscire con uno sconto di pena se so fosse riconosciuto colpevole del fatto. Nel corso dell’udienza al tribunale di Rovereto a marzo 2024, inoltre, potrebbero comparire anche i tre figli della povera donna, i quali potrebbero chiedere un eventuale risarcimento entrando nel processo come parte civile.

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