Il Natale continua al Viennese di Arco

Redazione10/01/20243min
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È arrivata l’Epifania che, notoriamente, tutte le feste si porta via, eppure il gallo canta ancora. Prima di destare sospetti di essere ancora ostaggio di tardive libagioni, chiariamo che – già scambiato da una delle solite aquile da tastiera per un animale in carne ed ossa – il gallo di cui sopra è una delle tante (più di 30?) “figure” del grande presepio allestito da Angelo Stabile nella veranda del Viennese, il suo ristorante che apre i battenti in via Galas ad Arco. Angelo di mestiere fa il cuoco, ma
ha una passionaccia per il fai da te, grazie alla quale – forte anche di una spalla come la moglie Alessandra Tamburini – ha cambiato letteralmente volto al suo locale, e quindi il suo presepio semovente è più la proiezione del suo hobby, e della sua “mano”, che uno spoiler per il suo locale. Anche se i suoi occhi si illuminano quando incrocia quelli spalancati dei bambini attratti dalle cento storie che il suo presepio è in grado di raccontare a chi ha un animo sensibile. Attorno alla mitica stalla, i tradizionali pastori e la vita del tempo interpretata da artigiani e contadini dediti alle più svariate attività, tutti in movimento grazie a dei motorini che Angelo ha installato sotto la coltre di muschio. Il tutto si svolge in una giornata che lo spettatore attento può seguire, grazie al grande cielo sul fondale, dall’alba al tramonto, ma più avanti ancora fino alla mezzanotte quando un vagito, proveniente dalla capanna, annuncia la nascita di Gesù.
Il presepio di Angelo Stabile probabilmente vivrà fino a metà febbraio e magari sarà visitato anche da chi potrebbe scucirgli di dosso l’etichetta di fenomeno di nicchia. Ad Arco, infatti, non mancano certo le manifestazioni natalizie nelle quali, in futuro, si potrebbe incastonare come una pietra preziosa una creazione di Angelo al quale non mancano certo la fantasia e la voglia di celebrare il Natale attraverso uno dei suoi simboli più tradizionali.

Nello Morandi

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