A Riva del Garda l’assemblea dei soci Cavit
“Cavit è una realtà importante del nostro sistema trentino, della quale fanno parte oltre cinquemila viticoltori e 11 cantine sociali, che nel tempo ha saputo dimostrare capacità dirigenziali, una presenza costante e continua sui mercati nazionali e internazionali, assicurando qualità e opportunità di crescita ai propri soci. Come Provincia siamo al vostro fianco su tante tematiche, penso a temi come il contrasto alle fitopatie, prima fra tutte la ‘flavescenza dorata’, ai nuovi approcci alla viticoltura ispirati ad una sostenibilità integrale, tenuto conto anche dei cambiamenti climatici in atto, e agli importanti progetti di investimento che state mettendo in campo per l’incremento della capacità produttiva spumantistica, anche cercando di utilizzare i canali di finanziamento nazionali, e poi all’eccellenza del Trentodoc, un valore aggiunto per tutto il sistema vitivinicolo del Trentino. Complimenti per il lavoro che state svolgendo”. È stato questo il messaggio che il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha rivolto al presidente di Cavit Lorenzo Libera, al direttore generale Enrico Zanoni e ai tanti amministratori e soci presenti all’assemblea generale tenutasi al Palazzo dei Congressi di Riva del Garda.
Accanto al presidente Fugatti c’erano il dirigente generale del Dipartimento agricoltura, Romano Masé e l’assessore alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina. Fra gli ospiti anche il professor Carlo Cottarelli, il presidente della Cooperazione trentina Roberto Simoni, il direttore generale della Fondazione Edmund Mach Mario Del Grosso Destreri, il presidente e il direttore di Codipra, rispettivamente Giovanni Menapace e Marica Sartori.
L’assessore Tonina si è unito ai complimenti del presidente Fugatti: “I risultati che avete ottenuto sono frutto di un grande lavoro, di impegno, professionalità e ricerca dei mercati, che avete saputo garantire ai vostri soci – sono state le sue parole -. Il mondo della Cooperazione trentino si sa distinguere ed affermare, e questo è anche frutto della nostra peculiare storia e della nostra autonomia. Sono questi i capisaldi alla base dello sviluppo del nostro territorio, in particolare nel vostro comparto che si contraddistingue per una produzione di eccellenza, penso ad esempio al Trentodoc, riconosciuta a livello internazionale”.