Palme malate nell’Alto Garda, serve una cura urgente

Claudio Chiarani04/12/20232min
IMG_0560 PALME MALATE ARCO VIALE (2)



 

La serata organizzata dall’amministrazione comunale di Arco a tema “C’è un futuro per le palme nella città delle palme?” ha visto in sala tanta gente, cittadini giustamente preoccupati che le palme, vanto e orgoglio di una città che solamente un secolo fa richiamava per il suo clima e la bellezza i cittadini dell’ex Impero Austro Ungarico a trascorrere le loro vacanze o periodi di cura e soggiorno.

Relatori sono stati Massimo Bertamini del Centro c3a di Unitn, l’architetto rivano Franco Bresciani, la ricercatrice entomologa Rachele Neri e Lorenzo Tosi del Centro studi Agrea di Verona. Pianta che ora è ammalata, “vittima” di un lepidottero il cui nome latino è di difficile pronuncia se non si è esperti del settore. La “Paysandisia archon”, infatti, è meglio chiamarla “falena delle palme”, ossia una specie di farfalla (quando si trasforma da bruca in falena, appunto) che si nutre della linfa vitale delle palme. Una specie “aliena”, dunque non autoctona, arrivata chissà come e che, trovatasi bene, con abbondanza di cibo sta massacrando le palme sul territorio del Garda trentino. Arco in primis. Che fare? Come arginare il problema? Come bloccare la voracità della specie che sta uccidendo, di fatto, le palme? L’incontro è servito a informare la cittadinanza delle misure che l’amministrazione ha potuto prendere contro l’infestazione della falena, mentre sembra che l’arma più efficace sia una specie di fungo patogeno o di piccoli vermi che, penetrando nel corpo del bruco della farfalla la uccidano bloccandone il proliferare. A oggi sono circa 500 le palme vittima del bruco della falena e se non si fa in fretta ad arginare il fenomeno Arco, ma non solo, si ritroverà senza le sue bellissime palme ornamentali.

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