Cinghiali a Malga Vallestré di Arco, drastica riduzione grazie ai lupi
Gli uomini della Forestale stanno sistemando la devastazione che i cinghiali hanno attuato sul terreno per trovare cibo a Malga Vallestrè. L’azione dei suidi è ben visibile e, dunque, si cerca di “tappare” i solchi per riportare tutto alla normalità. Ma i 10 mila Euro previsti non bastano e, dunque, sono stati chiesti al Comune di Arco 4.800 Euro al fine di portare a termine l’operazione di sistemazione dei terreni.
Poi ci penseranno i lupi a ridurre il numero dei cinghiali, dei quali si nutrono abbassandone vistosamente il numero. Ma poi sarà la loro presenza a preoccupare, visto che l’Amministrazione arcense sta pensando di concedere gli alpeggi di Vallestré e Malga Campo ai fini di una loro valorizzazione anche di prodotti tipici come il formaggio che sarebbe prodotto in loco. Una sorta di ampliamento dell’offerta turistica, insomma, legata al rinnovo delle concessioni in scadenza nel 2024, concedendo a una delle due malghe l’autorizzazione ad allevare animali e alla seconda produrre formaggi e latticini. Ma che, nel primo caso, la malga possa anche divenire un punto di ristoro per escursionisti e ciclisti. Però serve acqua e a Malga Campo non c’è, mentre a Vallestré si, ma va analizzata e capito se è potabile. A Malga Campo, invece, si utilizza per l’alpeggio quella piovana e, dunque, vanno fatte tutte le verifiche del caso. Poi si potranno fare i bandi per l’assegnazione, ha detto il vicesindaco Roberto Zampiccoli, ma è necessario intervenire per le opere di presa dell’acqua (se sarà verificato che è potabile), superare i dislivelli presenti (anche se si tratterà di opere di poco conto vista la modestia degli stessi) e poi, finalmente, dopo una generale “restyling” anch’esso di modesta entità, fatto il bando si darà il via ala gara per l’assegnazione delle due malghe.