Quasi pronta la ciclabile, poi arriva il semaforo sulla Linfano

Un semaforo a chiamata permetterà ai ciclisti di attraversare in sicurezza la statale del Linfano (la regionale 249) all’altezza dell’Aquafil, l’insediamento industriale arcense produttore di fibre, polimeri e nylon leader dell’economia circolare al mondo. Ciò avverrà non appena sarà ultimato il tratto di collegamento della ciclabile che dall’altezza della rotonda Arcese, in via Aldo Moro per intenderci, condurrà verso la ciclabile del fiume Sarca che da Arco porta a Torbole. Il collegamento, che sarà realizzato grazie ai fondi del Pnrr, permetterà l’incentivo dei residenti della zona di S. Giorgio all’uso della bicicletta. I fondi concessi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ammontano a 320 mila Euro, ma durante la stesura del progetto essendo emerse alcune “criticità” divergenti dall’iniziale, si è reso necessario apportare alcune variazioni allo stesso. E così l’amministrazione comunale tramite il dirigente tecnico, per le ragioni sopra esposte, ha pubblicato la determina relativa alla variante 1 al progetto esecutivo incaricando lo Studio “Gaia Engineering” dell’ing. Alessandro Mosna che si occuperà della stesura della documentazione relativa. Questo tratto rientra, fa sapere l’amministrazione comunale arcense, un più ampio piano volto al mettere “in rete” tutte le piste ciclabili del territorio comunale e del Garda trentino. Il numero due di Palazzo, il vicesindaco Roberto Zampiccoli ha, dunque un suo sogno personale, ossia realizzare una passerella (ci sta lavorandolo studio dell’ing. Andrea Bernardis) che possa mettere in collegamento le due sponde della Sarca in zona industriale alla zona agricola di Pratosaiano e tutta la rete di piste ciclabili lì presenti. La ciclabile “Zai” così come è nota completerà il collegamento est-ovest in zona.