Il gestore del rifugio Marchetti cerca collaboratori, critiche per non aver pubblicato la paga

Stagista30/08/20233min
Marchetti Stivo rifugio

 

Ha suscitato grande attenzione e discussione anche a livello nazionale, con un articolo dedicato anche dal Corriere della Sera (leggi la notizia), un post del gestore del rifugio Marchetti sul Monte Stivo di Arco. Alla ricerca di un paio di tuttofare per la stagione invernale, Alberto Bighellini – giovane trentaquattrenne veronese, laureato in lettere classiche, che ha scelto però la strada della montagna – decide di pubblicare un post sul profilo Facebook del Rifugio, dal titolo: “AAA – Cercasi personale giovane e baldo”, collezionando in poche ore 8 mila like, 1.500 condivisioni e 900 commenti. Il tono del post è ilare, con digressioni volute in dialetto, per dare un’idea dell’ambiente che accoglierà gli aspiranti rifugisti:
«Prima di inviare le candidature – inizia così il post – saremmo assai grati che voi leggeste i seguenti punti:
A) si lavorerebbe solo nei fine settimana, nei ponti e nelle sere di luna piena. Vitto e alloggio saranno garantiti solamente nei giorni di lavoro;
B) il periodo lavorativo è compreso tra il 31 ottobre e l’1 maggio;
C) il rifugio è raggiungibile solo con due ore di camminata, non chiedetemi come trasportare le valigie (l’è successo davvero);
D) preferiamo giovanotti e giovanotte, così smentiamo la voce che “i giovani non hanno voglia di fare niente”; E) il lavoro è duro con responsabilità importanti;
F) il lavoro richiesto è quello del tuttofare: lavar pavimenti, far torte, lavar piatti, spalar neve, dir monàde”. Infine una nota a margine: “Perché i vecchi lavoratori non rimangono? Beh, c’è chi rimane, chi parte per dei viaggioni mica da scherzo (el nostro cògo per esempio) e gh’è anca a chi ghé stèmo su le balòte! Vi aspettiamo volenterosi, Albi e staff».
L’annuncio attira anche qualche hater, che si chiede come mai non sia stata specificata la paga per i rifugisti. Pronta la risposta di Bighellini: lo stipendio è buono, ma non lo ha voluto indicare per evitare che qualcuno fosse attirato solo dalla proposta economica e dall’apparente bellezza dell’ambiente montano. Il lavoro è infatti duro, molte le mansioni da svolgere, e la pace e la tranquillità che si pensa di trovare sono spesso riservate solo ai clienti. Ma la soddisfazione è tanta, in particolare per quanto riguarda i rapporti umani: l’ambiente di vita collettivo permette sempre di sviluppare amicizie bellissime ed eterne, e si possono godere le montagne che circondano il rifugio Marchetti che domina l’Alto Garda.

Martino Casarotto

 

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