Ferrovia Rovereto-Riva, per il Ministero è un’opera strategica

Redazione02/08/20234min
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Il collegamento ferroviario Rovereto-Riva ha superato, con un alto punteggio di valutazione, il vaglio tecnico per l’inserimento tra le opere strategiche per la mobilità ferroviaria concordate tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (TIM) e Rete ferroviaria italiana. Il progetto può dunque accedere alla fase successiva dell’iter ministeriale, che riguarda l’inserimento (con relativo finanziamento) nel contratto di programma tra il dicastero e RFI.

Si va quindi verso il sì alla richiesta della Provincia autonoma di Trento, che aveva sollecitato l’inclusione della nuova linea nel documento che contiene tutti gli interventi pianificati per passeggeri e trasporto merci sul territorio nazionale. Un passaggio che potrà permettere l’avvio della progettazione di un intervento di valenza europea, utile alla mobilità sostenibile nonché allo sviluppo dell’area turistica dell’Alto Garda trentino e alle connessioni attraverso la linea del Brennero.

“Si tratta di un passo in avanti sostanziale nel percorso condiviso che ha visto nel 2021 la firma del protocollo con RFI, riguardo all’ipotesi di intervento che è stata poi oggetto di uno studio di fattibilità e di un’analisi costi-benefici – ha sottolineato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – Il collegamento ferroviario Rovereto-Riva è un’infrastruttura che va nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale e che può aiutare l’immagine del Trentino a livello internazionale, dando una risposta al problema del traffico nella zona dell’Alto Garda e migliorando la qualità della vita”.

“Questo è un momento particolarmente importante per il nostro territorio, per il quale ringrazio i vertici dell’Amministrazione provinciale e le sue strutture tecniche – così il sindaco di Riva del Garda Cristina Santi – Portare avanti questo progetto è fondamentale per tutto l’ambito dell’Alto Garda, favorisce la sostenibilità e un tipo di mobilità il più possibile compatibile con l’ambiente. È evidente che la nostra viabilità è congestionata. Il nuovo tunnel stradale aiuterà, ma per il futuro del nostro territorio sarà sempre più decisiva la mobilità ferroviaria e il collegamento con il Brennero, per lo sviluppo del turismo ma anche delle tante aziende industriali presenti nell’Alto Garda”.

Nello specifico, il risultato dell’analisi costi benefici è pari a 1,4, relativo all’ipotesi di tracciato valutata (rispetto alle altre ipotesi progettuali), ampiamente superiore alla soglia di 1 che rappresenta il minimo risultato per l’ammissione nel contratto di programma MIT-RFI.
Secondo i dati aggiornati l’opera comporta un investimento immediato di 230 milioni di euro, su un totale di costi calcolati di 317 milioni di euro, per una ricaduta complessiva in termini di benefici economici di 450 milioni di euro.
La nuova linea secondo le stime potrebbe avere una capacità di trasporto media al giorno di 6.700 passeggeri e momenti di picco di 10.000. Per fare un raffronto, la linea del Brennero fra Trento e Verona si attesta su 15.000 passeggeri, per un centinaio di treni al giorno.
Permetterebbe quindi di dare respiro ad un’area che per via del suo grande richiamo turistico vede transitare nelle due direzioni un grande flusso di mezzi, per una media giornaliera di 19.533 veicoli a Loppio e 12.132 a Nago-Torbole, con valori di picco rispettivamente di 29.000 e 22.000.

 


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