Fugatti: “Tutelare l’autonomia del Trentino sulla gestione dei grandi carnivori”
Tutelare l’autonomia del Trentino sulla gestione dei grandi carnivori. È la richiesta messa sul tavolo del ministero dell’Ambiente dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti durante l’incontro con il sottosegretario Claudio Barbaro. Il presidente ha spiegato al sottosegretario e ai tecnici del Ministero, insieme al presidente altoatesino Arno Kompatscher, la ragione delle norme recentemente approvate sui grandi carnivori.
Nell’ambito della Legge di assestamento provinciale si è inteso ritornare sul tema del contrasto ai danni provocati dai grandi carnivori e del pericolo che gli stessi sono in grado di arrecare alla popolazione, chiarendo, attraverso un intervento di modifica della Legge provinciale n. 9 del 2018 iter procedurale e contenuti dei provvedimenti adottati dal Presidente.
In particolare si esplicita che ai fini dell’adozione dell’ordinanza del Presidente ai sensi dell’articolo 52 dello Statuto di Autonomia – provvedimento, questo, che ha alla base una situazione di emergenza-urgenza – non è richiesto il parere di ISPRA. Tale situazione conferma l’approdo raggiunto dalla recente giurisprudenza.
Si interviene inoltre per prevedere che il Presidente possa autorizzare interventi volti a ripristinare la naturale diffidenza nei confronti dell’uomo degli esemplari di orso e di lupo con proprio decreto e acquisito il parere di ISPRA.
Si prevede, inoltre, che nei casi in cui le misure di contrasto da adottare in base al quadro di riferimento normativo europeo e statale siano volte alla sottrazione permanente dell’esemplare dall’ambiente naturale, il Presidente disponga la misura dell’abbattimento.
Questo aspetto rappresenta il punto più rilevante e complesso della nuova normativa introdotta, perché di fatto affronta il tema dell’impossibilità di considerare la cattura permanente degli esemplari una soluzione percorribile in termini generali.