Tre Scout di Arco al Jamboree in Corea del Sud

Redazione28/07/20233min
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I tre scout quindicenni di Arco Sveva Rigo (Agesci), Nicolò Tisi e Ksenia Avilova (Cngei) saranno dal 1° al 12 agosto a Saemangeum, nella Corea del Sud, dove prenderanno parte al 25° World Scout Jamboree, raduno internazionale di scout al quale sono attesi, tra ragazzi e adulti, 50 mila partecipanti provenienti da praticamente tutti i Paesi del mondo.
Il motto di quest’anno è «Draw your dream» (disegna il tuo sogno), a esprimere il desiderio di rendere il 25° Jamboree un’opportunità per coltivare le proprie speranze e i propri sogni. Il motto trova concretizzazione anche nella proposta del «Dream Seed» (seme del sogno), una sfida e una opportunità aperte per sperimentare lo Youth Engagement (l’impegno giovanile) in azione al World Scout Jamboree (WSJ). La mascotte 2023 è Saebeomi, un cucciolo di tigre, a significare come gli scout non siano solo giovani e volenterosi ma anche pronti a aprirsi ed esplorare nuovi orizzonti e a diventare leader affidabili.
I tre scout di Arco sono stati accolti in municipio dal sindaco Alessandro Betta e dagli assessori Dario Ioppi, Francesca Modena e Guido Trebo. Ad accompagnarli, per Agesci la capogruppo Anna Pontalti con Andrea La Mendola e Paolo Morandi, per Cngei il commissario Mattia Bonini e il caporeparto Michele Cont.
Nel consegnare a Sveva, Nicolò e Ksenia un gagliardetto ciascuno del Comune di Arco, il sindaco si è complimentato per l’esempio bello e importante che danno, con la loro scelta, a tanti coetanei, impegnandosi in un cammino il cui obiettivo è la conoscenza di culture diverse, il superamento dei confini e della separazione che rappresentano, e l’aspirazione a un mondo migliore, pacifico e accogliente.

L’assessore Provinciale Mirko Bisesti ha incontrato a Palazzo della regione altri tre scout trentini che, assieme ad altri 900 esploratori italiani, tra qualche giorno partiranno alla volta della Corea del Sud.
“Siamo orgogliosi che siano presenti dei ragazzi trentini a questo evento e che possano rappresentare la nostra terra – ha sottolineato Bisesti – Sarà per tutti loro un’esperienza estremamente significativa, non solo per il contesto fatto di giovani provenienti da tutto il mondo, ma perché viaggiare in luoghi così lontani permette di trasportarsi in una realtà completamente differente dalla nostra. Questi ragazzi torneranno sicuramente cambiati e, al loro ritorno potranno sicuramente portare con loro un pizzico di tutto quello che avranno appreso e restituirlo alla comunità nei vari ambiti della propria”.

 


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