Le novelle di Arco in chiave ironica sul libro di Mario Matteotti
Una chiacchierata in dialetto fra Mario Matteotti e Alessandro Parisi ha caratterizzato la presentazione del libro dialettale dello stesso Matteotti “L’oselìm de la Comare – Ve le canto mi” presso la libreria Cazzaniga di via Segantini ad Arco. È stata anche l’occasione per ricordare le sue precedenti opere, sempre dialettali: Nat a l’ombra del Castèl (2015), Ve le conto mi (2017), En giro per Arco (2021).
Dopo aver ricordato per sommi capi la biografia dell’autore, Alessandro Parisi ha letto alcuni passi del libro evidenziando l’importanza dell’accostamento della lingua dialettale alla corrispondente italiana, anche per facilitarne la comprensione. Mario Matteotti, da parte sua, dopo aver evidenziato le vignette di Valentino Villanova che corredano magistralmente le sue storie, ha voluto ribadire che le sue novelle, partendo da luoghi, situazioni, personaggi realmente esistiti, assumono via via caratteristiche di leggenda, mettendo il lettore nella condizione di non percepirne esattamente i contorni. “La vera storia – dice al riguardo Matteotti – la si scopre nelle bettole, davanti ad un bicchiere di vino, non sempre sui libri dei Fondi antichi”. Ha poi raccontato a memoria alcune sue storie, precisamente “Ius prime noctis” e “Mama mia! ‘n dó sónte?”. In quest’ultima, in particolare, ancora una volta evidenzia le bellezze di Arco che solo in alcune stagioni e in alcune ore del giorno è possibile cogliere in tutta la loro complessità. Non è mancato il coinvolgimento del pubblico presente che ha voluto sapere se c’è in previsione un altro libro. Matteotti a tale proposito ha lasciato intendere che ci sta pensando. Quindi… prepariamoci per il quinto.