Orsi e lupi nell’Alto Garda e Ledro, i Sindaci chiedono aiuto in Provincia

Claudio Chiarani19/07/20232min
orso arco 2

 

La Conferenza dei sindaci della Comunità dell’Alto Garda e Ledro si è espressa nei giorni scorsi sul tema dei grandi carnivori e, in particolare, sui tre episodi che hanno visto “protagonista” un orso, rispettivamente a spasso per Arco e sull’uscio di una casa a Bolognano, e un lupo che ha sbranato un capriolo nei pressi del lago di Tenno. I primi cittadini chiedono alla provincia un piano “adeguato” a far fronte agli episodi che, inutile negarlo, stanno creando preoccupazione nei residenti dell’Alto Garda. Se in zona S. Giovanni l’orso è presente da tempo, che ora scenda a valle e passeggi per le strade non è certo piacevole per chi, come il ragazzino a Bolognano, se l’è trovato davanti sul cancello di casa. Una “criticità” di fronte alla quale non si può più aspettare, l’episodio accaduto al povero Andrea papi, seppur accaduto nei boschi di casa sua qualcosa deve poter “insegnare.” Certo, la presa di posizione del presidente Fugatti è chiara, quella delle associazioni animaliste anche, e qui è lo “scontro” in atto che fa scorrere il tempo prima di trovare una soluzione. Si parla di abbattimenti programmati, di trasferimenti in altre zone dell’Europa, di catture degli esemplari più pericolosi e altro, ciò che è certo è che si deve poter adottare un piano di gestione dei grandi carnivori uguale a quello adottato per altre specie. Che il progetto “Life Ursus” sia probabilmente scappato di mano è sotto gli occhi di tutti, urge trovare rimedio, perché la montagna va sicuramente vissuta dagli animali ma anche dall’uomo, essere consapevole che la convivenza tra le specie è fondamentale. È sul “come” che oggi la Comunità s’interroga. Senza creare allarmismi è stato detto, ma pianificando il tutto e, soprattutto, trovando la risposta alla criticità che ormai se non è quotidiana riempie le cronache (e i cellulari) dei residenti.

 

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