Il Giardino d’infanzia ha festeggiato 150 anni
Martedì 27 giugno il Giardino d’infanzia ha festeggiato i 150 anni aprendo le porte a tutta la cittadinanza e offrendo un grande pranzo (a cura del Bacionela Club). Con l’occasione è stata lanciata una raccolta di fondi per restaurare il parco annesso alla scuola, in particolare per la manutenzione e la sostituzione dei giochi. Per le donazioni si può utilizzare il conto corrente con Iban IT68 Z080 1635 3200 0000 2142 135 indicando come causale “Progetto parco 150°”. Alla festa hanno preso parte per l’amministrazione comunale il sindaco Cristina Santi e il vicesindaco Silvia Betta, ai quali si è aggiunto in un secondo momento anche il presidente del Consiglio comunale Salvatore Mamone.
«Nell’anno 1872 – ci hanno raccontato i presidenti dell’ente gestore Franco Antonini e del comitato di gestione Mirko Cigalotti – fu possibile dare avvio a un’iniziativa tendente a dotare la città di Riva del Garda di un giardino d’infanzia con sede propria, dotata di statuto e regolamento. Il tutto grazie ad un Comitato di benemeriti cittadini, a cui si aggiunsero il consenso e l’approvazione dell’intera cittadinanza e dell’amministrazione comunale, grazie anche alle offerte e alle donazioni di benefattori.
Nel corso di questi 150 anni l’associazione “Giardino d’infanzia” ha accompagnato, passo dopo passo, affrontando e adeguandosi ai grandi cambiamenti e ai nuovi scenari, l’educazione di intere giovani generazioni, garantendo una presenza costante nel tessuto sociale della città di Riva. L’associazione Giardino d’infanzia, che fonda la propria attività istituzionale e associativa sui principi costituzionali della democrazia, della partecipazione sociale e sull’attività di volontariato, con la sua storia e la sua tradizione costituisce un importante e signifìcativo esempio di come una comunità abbia saputo farsi carico di un bisogno educativo e sociale, individuando concretamente al proprio interno le forme e, nello stesso tempo, le modalità più idonee e atte a interpretare la storia, la cultura, l’identità e le tradizioni del territorio».
Fu l’architetto Giancarlo Maroni, alla fine del grande conflitto, a progettare la ricostruzione del Giardino d’infanzia, gravemente danneggiato dai bombardamenti e dagli incendi
.