Ponale col biglietto? «No: diventi ciclopedonale gestita dalla Provincia»
Si istituisca il pagamento di un ticket per chi desidera percorrere la Ponale. Questo potrebbe essere il “rimedio” al sovraffollamento, sia di biciclette sia di pedoni che quotidianamente la percorrono, almeno nei mesi di alta presenza turistica. Ma non un “ticket”, ha detto il proponente Silvio Rigatti, presidente della APT Garda Dolomiti, bensì una sorta di “tassa ambientale”. L’idea è stata accennata durante la recente presentazione in Sala Dolomiti al Palazzo dei Congressi del convegno Turismo (in)sostenibile.
Sul tema interviene il sindaco di Ledro Renato Girardi con una nota ufficiale: «Pensare la Ponale a pagamento è un’idea sbagliata – scrive Girardi – Anzitutto perché tutti i sindaci della Comunità di valle dell’Alto Garda hanno messo in campo una proposta diversa, con la richiesta alla Provincia di farla diventare una ciclopedonale, con garanzie di manutenzione e sicurezza adeguate. In secondo luogo, perché a proporre l’idea è l’Apt Garda Trentino che, se da un lato è certamente parte del dibattito pubblico sul tema, in questa occasione ha forse travalicato il proprio ruolo, spingendosi a intervenire su argomenti che competono alla politica e non alla promozione turistica. Terzo tema è quello della qualità turistica – prosegue il Sindaco – Chi propone il biglietto sulla Ponale parte dalla coda del problema e non dalla sua origine. Giusto puntare sulla qualità alzando l’offerta delle strutture ricettive, punendo chi non rispetta le regole. Ma se per alzare la qualità si istituiscono dazi e biglietti, allora – ed è chiaro che sto dicendo un’assurdità – perché non mettere la stanga a Passo San Giovanni o i tornelli in spiaggia a Riva?».
La Ponale è da sempre patrimonio collettivo ed è giusto che tale rimanga, dice il sindaco di Ledro.
«Oggi tutto sembra ridotto a un mero discorso economico: l’Apt Garda Trentino vuole incamminarsi nel turismo di “qualità e altospendente”. Qui vorrei dire: è così sicuro che chi spende tanto faccia qualità? Dove sta la bontà del pensiero di impedire a turisti “normali” di venire su un territorio? Gli alberghi che vogliono fare alta qualità la stanno già facendo, ma tutti devono poter sopravvivere e convivere: dai piccoli esercizi al chiosco, dal bar a chi vende souvenir e tutti quelli che del turismo fanno una professione o un’integrazione al reddito».
Girardi, infine, condivide le considerazioni dell’ex sindaco di Tenno Gianluca Frizzi che sottolinea come il compito della Apt sia promuovere il territorio e suggerire soluzioni tecniche a problemi specifici. Ma le questioni politiche le deve lasciare ai politici.